Livorno in Serie A, una promozione per Piermario Morosini
Grazie al 23° gol stagionale di Paulinho, il Livorno batte l’Empoli ed è la terza squadra a raggiungere la Serie A. Squadra e dirigenza hanno poi dedicato la vittoria a Piermario Morosini.
Era il 14 aprile di un anno fa quando Piermario Morosini, durante Pescara-Livorno, cadeva improvvisamente a terra, privo di sensi. Dopo qualche ora ne constatavano il decesso per arresto cardiaco: un giorno drammatico per il calcio italiano e per la società toscana, che piangeva un ragazzo scomparso proprio mentre faceva ciò che amava di più, giocare a calcio. Se quel maledetto giorno non ci fosse mai stato, avrebbe festeggiato anche lui insieme ai suoi compagni: il Livorno, infatti, è tornato in Serie A dopo tre anni battendo nella doppia finale dei Playoff l’Empoli di Sarri.
All’andata era finita 1-1 con i gol di Tavano e Paulinho, e alla compagine labronica sarebbe bastato un altro pari per aggiudicarsi l’ambita promozione in massima serie; è addirittura arrivata una vittoria. Il match all’Armando Picchi è stato deciso, ancora una volta, dal bomber Paulinho, autore di uno splendido colpo di testa in torsione; per l’attaccante brasiliano è stato il 23esimo sigillo in stagione tra regular season (20 reti) e Playoff (3 marcature), testimonianza di una stagione straordinaria per l’ex attaccante del Sorrento.
Il Livorno, quindi, torna in Serie A dopo la triste retrocessione culminata nel 2010, mentre per l’Empoli di Sarri giunge la magra consolazione di aver sfiorato un traguardo impensabile ad inizio stagione, visto che dopo le prime giornate di campionato la compagine empolese navigava tra i bassifondi della classifica. Dopo un inizio shock, l’Empoli ha cominciato ad inanellare vittorie su vittorie, grazie ai gol di Maccarone, alle prodezze di Tavano e alle magie di Riccardo Saponara, baby terribile subito opzionato dal Milan; senza le vittorie dell’Empoli, di fatto, i Playoff non si sarebbero neanche disputati, visto che si sarebbe creato un divario di 10 punti e più tra la terza (proprio il Livorno) e la quarta.
I labronici, d’altro canto, sono stati protagonisti di una cavalcata emozionante e vissuta col fiato sospeso fino alla fine, beffati dal Verona per il raggiungimento della seconda piazza solo nelle ultime giornate; Paulinho ha assicurato una regolarità realizzativa notevole, Luci e Belingheri hanno assicurato le giuste geometrie a centrocampo mentre Schiattarella ha rappresentato il collante perfetto tra difesa e attacco; decisivo anche l’apporto di Fiorillo e Mazzoni, i due portieri protagonisti di un dualismo competitivo quanto mai redditizio. A conti fatti, il Livorno ha meritato il ritorno in Serie A, ma adesso si prospetta una stagione tutta da costruire. Davide Nicola, vero protagonista della promozione, ha guidato dalla panchina come un grande condottiero, meritandosi la probabile conferma per la prossima stagione.
E se quel maledetto 14 aprile non ci fosse mai stato, forse anche Piermario Morosini avrebbe festeggiato lì, con i suoi compagni, una gioia tanto immensa quanto meritata.