Cronaca

Rafa Benitez e il Napoli che verrà: con o senza Cavani?

Il Napoli di Rafa Benitez sta già esaltando i tifosi partenopei, ma le incognite da affrontare sono tante: come cambierà il modulo di gioco? Chi saranno i prossimi acquisti? Ma soprattutto, ci sarà Cavani?

Rafa Benitez

 La presenza di Rafa Benitez nello storico presepio di San Gregorio Armeno risulta sicuramente un buon benvenuto da parte del popolo partenopeo al tecnico ex-Liverpool, Inter e Chelsea. De Laurentiis, come suo savoir-faire, ha presentato il nuovo allenatore del Napoli in pompa magna, una degna presentazione per colui che avrà il difficile compito di sostituire Walter Mazzarri, reduce da una serie di successi difficilmente visti sotto l’ombra del Vesuvio.

Ma al di là dell’esaltazione, sorgono i dubbi e le incognite: quali saranno le prossime mosse del club? I cambiamenti potrebbero essere radicali, soprattutto a livello tattico: dopo aver giocato per anni con il 3-5-2, per alcuni calciatori potrebbe risultare traumatico cambiare movimenti e il posizionamento in campo. Ecco perché dovrà innanzitutto essere un passaggio lento, graduale, e senza frenesia: la piazza partenopea dovrà accettare eventuali balbettii iniziali, soprattutto in caso di addio da parte di Edinson Cavani.

Il presidente del Napoli è disposto anche ad infrangere i suoi standard contrattuali pur di trattenere il “Matador”, ma in caso di suo addio, il futuro in attacco è sempre più incerto: Torres è il sogno, ma il suo ingaggio è fuori dai paletti impostati da De Laurentiis, mentre Dzeko rappresenta un’alternativa più che concreta, visto anche il suo possibile inserimento in una trattativa per l’acquisto di Cavani; appare molto più rischiosa, invece, l’opzione Osvaldo, non tanto per i numeri dell’attaccante, ma per il suo carattere burrascoso, che potrebbe far desistere la dirigenza ad un suo eventuale acquisto.

Supponiamo invece che il “Matador” resti, rimangono comunque numerosi i nodi da scogliere: innanzitutto tra i pali. Preso Kapino come secondo al posto del deludente Rosati, De Sanctis sarà, con tutta probabilità, ancora il primo portiere del Napoli, ma permangono ancora alcuni dubbi sulla sua permanenza, a causa del suo contratto (in scadenza) e della sua veneranda età. In difesa, d’altro canto, la situazione è ancor più delicata: l’assetto a quattro necessita di terzini di ruolo, e attualmente, non ce ne sono in casa partenopea, visto che Maggio, Mesto, Armero e Zuniga sanno proporsi meglio in fase offensiva che in copertura; di conseguenza, si dovrà trovare la coppia di centrali giusti e terzini capaci di integrarsi a meglio nel ruolo, nonostante Maggio abbia già giocato in maniera più arretrata con la maglia della Nazionale. In fase difensiva, di fatto, sembra esserci l’immobilismo più totale in chiave mercato, ma i movimenti sottotraccia sono comunque da preventivare.

Movimenti invece lampanti in chiave centrocampo: uno tra Inler e Behrami sembra in uscita, perdite difficilmente rimpiazzabili con investimenti a basso costo, ma dipenderà tutto dalle intenzioni di Rafa Benitez, da come imposterà la linea mediana; i nomi per i possibili “sostituti” appaiono piuttosto appetibili, visto che si parla anche di Guarin e Lucas Leiva. Dietro all’unica punta, invece, il nome di Ramires del Chelsea sembra rappresentare più di una ipotesi, visto gli ottimi rapporti con il neo tecnico partenopeo, mentre appare scontato l’impiego di Hamsik e di uno tra Pandev e Insigne.

Capitolo giovani: Mazzarri ha mostrato, durante la sua permanenza a Napoli, di avere una certa reticenza nel far crescere calciatori in erba, preferendoli ad elementi già pronti; Rafa Benitez potrebbe invertire tale “tendenza” e riuscire a farli maturare, così come ha fatto nelle sue esperienze precedenti. Considerando che torneranno dal prestito gente come Fernandez e Vargas, una speranzina da parte di De Laurentiis di non vedere dilapidato il suo investimento su due giovani che hanno assolutamente deluso le aspettative non sembra più del tutto vana.

Ma il ciclo è nuovo, e come ogni nuovo ciclo, bisognerà portare pazienza. I tifosi del Napoli saranno pronti alle possibili difficoltà iniziali?

Giuseppe Senese

Sono un laureando in Scienze e Tecnologie Informatiche, che nutre anche numerose passioni come la musica, il cinema e il calcio. Adoro il Rock Progressivo degli anni 70' (soprattutto quello britannico e quello italiano) e sono un tifoso sfegatato del Napoli.

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