Parte in Causa, la Sapienza. Diritto di obiezione
Riceviamo dall’associazione Parte in Causa
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Comunichiamo che a seguito di lettera di diffida con la quale l’Associazione “Parte in Causa” segnalava agli organi competenti la situazione di palese illegalità della Facoltà di Scienze MM FF NN dell’Università “La Sapienza” di Roma per quanto concerne l’obbligo di “massima pubblicità” al diritto di obiezione di coscienza alla sperimentazione animale (l. 413/1993), il Preside della medesima, Prof. Piero Negrini, ci ha risposto assicurando di avere sollecitato da parte degli Organi dell’Ateneo l’invio di moduli opportunamente predisposti per la dichiarazione di obiezione così come previsto dall’art. 3 della legge 413/1993.
Il Preside ha inoltre assicurato che avrebbe provveduto con affissione all’Albo della Facoltà a dare pubblicità al diritto di obiezione conformemente alla legge 413/1993 e che avrebbe inoltrato apposita informazione alle Segreterie dei Dipartimenti.
Comunichiamo inoltre che, dei restanti dieci istituti romani destinatari di nostra lettera di diffida poiché risultati inadempienti all’obbligo di massima pubblicità, l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR ha provveduto a pubblicare un dettagliato riferimento alla legge 413 completo di fac-simile di moduli per la dichiarazione di obiezione sul proprio sito Internet nella sezione “Normative di riferimento”. Attendiamo risposta dagli altri istituti, in mancanza della quale ci rivolgeremo alla competente Procura della Repubblica.
Nel frattempo la campagna “Nulla da obiettare?” procede con il monitoraggio di atenei e istituti di ricerca presenti nel territorio del Comune e della Provincia di Milano.
Maria Giovanna Devetag
Segretaria di Parte in Causa