Cronaca

Mr Gwyn: ritratti di parole.

Copertina di Mr GwynJasper Gwyn è uno scrittore di successo, apprezzato in tutto il mondo.I suoi libri, totalmente diversi per stile e trama, hanno conquistato milioni di lettori. Ma  tutto ad un tratto decide di non scrivere più libri. Una certezza nata all’improvviso,  mentre passeggiava lungo un viale alberato. Attraverso una lettera di cinquantadue punti, inviata alla redazione di un’importante testata, il Guardian, elenca tutte le cose che non farà più: l’ultimo punto è scrivere libri. Il suo amico e agente letterario cerca di convincerlo che questa è solo una pazzia, ma non riuscirà mai a farlo tornare indietro.

Mr Gwyn vuole conoscere, arrivare a scoprire il vero senso dello scrivere. Per lui, le persone non sono semplici personaggi ma storie, pagine di un libro che non è mai stato scritto. Grazie all’aiuto di un’anziana signora, riesce a mettere in atto un’idea tanto assurda quanto geniale: scrivere ritratti. Non li dipinge, li scrive. Un percorso, dove scrive piccole frasi, dettagli, su dei fogli, accompagnato da piccole lampadine create da un’artigiano. Un libro che scorre veloce, pagine che descrivono un’ esperienza surreale, dove l’amore delle parole è il vero protagonista.

Rebecca, l’aiutante, la prima persona che ha conosciuto l’incredibile progetto di MrGwyn, imparerà ad amarsi. Un viaggio verso la conoscenza pura di una persona, che solo le parole riescono a descrivere. Quadri che sono racconti di uno scrittore che smetti di pubblicare libri, forse. Si respira l’aria di Londra tra le pagine, il mistero, la scoperta rimangono impressi tra le pagine. Qualcosa di non detto, un segreto che dopo anni tornerà, per trovare finalmente la verità. Uno scrittore come un artigiano, che conosce bene il suo lavoro, ma ogni volta è come la prima: si affina la tecnica, ma la passione e l’amore dei gesti rimangono così, invariati nonostante il tempo .

Attraverso MrGwyn, Alessandro Baricco riesce ad ammaliare, gioca con le parole che arrivano dritte al cuore, realtà che ti stupiscono. Ancora una volta, poesia in narrazione.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!