Silvia la contestatrice di Berlusconi e la Santanchè
Fare serata con Travaglio e la Santanchè potrebbe avere un che di sadico, ma c’è Lei, Silvia la contestatrice. Vederli battersi su un ring come Servizio Pubblico, arbitrati da Santoro, intervallati da Beppe Grillo con immagini dalle piazze, il tutto farcito di parolacce, insulti e diffamazione fa veramente schifo alla sottoscritta; Ma almeno c’è Lei, Silvia la contestatrice.
Fuori da ogni logica, da ogni rispetto della dignità umana. E’ morto proprio tutto, la destra, la sinistra, il sopra e il sotto. L’Italia è come un grande bubbone che non riesce ad esplodere, sta ormai infiammando tutto e tra poco potrebbe esplodere: io me lo auguro. Mi auguro che succeda qualcosa che sia diverso dalle prese per i fondelli che sto vedendo. Scrivo e seguo la trasmissione su La7, avevo tenuto questo canale, avevo deciso “ma si, almeno per farmi compagnia ascolto la tv”, sto iniziando a pensare che anche La7 … e ora il faccione di Ferrara che parla di Ruby mi da la conferma… resterò sintonizzata solo per il TG di Chicco Mentana. Ma passiamo alla puntata, e all’offerta dello streaming.
Comincio col proporvi la Santanchè, a spada tratta e stiletto limato sempre in protezione di Silvio Berlusconi, lei che diceva “se sono prostitute tutte quelle che sono andate ad Arcore allora anche io sono una prostituta!”. Qui, sul caso Berlusconi/Ruby … “ma chi ha scopato chi?” si domanda, e quindi dice “ma la vittima dov’è?”. E quindi si mette da parte del Cavaliere e si indegna perché la Bocassini da della prostituta a tutte le donne di Arcore. La Santanchè … la ricordo quando diceva di Berlusconi “E’ ossessionato da me, tanto non gliela do! e a tutti noi lasciava intuire che in qualche modo Berlusconi gliela chiedeva. Ancora: “Credo che Berlusconi godrebbe molto avermi con lui. Il problema è che non sono in vendita”. “Io non la do per fare carriera politica”, “Berlusconi mi ha fatto diversi regali, braccialetti, collane, pensieri, in vista delle festività”. “Silvio Berlusconi vede noi donne sempre in posizione orizzontale e mai verticale”. Che sarà successo dopo? A si, la Daniela fondò un tale Movimento per l’Italia e si alleò con? e si, con il PdL!
E il giornalista meno informatore che conosco? Ecco che Travaglio si ritaglia, e bisogna ammettere che Santoro gli concede veramente poco tempo e lascia Daniela a briglia sciolta, Lo spazio necessario per stupirsi dell’indignazione della paladina di Berlusconi, “Scusi ma lei come le chiama quelle che vanno a letto con qualcuno ed escono con 2500 euro?” oltre questa perla, anche da lui, non mi resta nulla.
Una invece che ascolto e riascolterò è “Lei”, la contestatrice, senza bandiera ne colore, ha 27 anni, una bimba di 2 ed è senza lavoro: è la contestatrice di Berlusconi tipo. E’ un’italiana tipo. Zittisce con la sua semplicità la Santanchè che la rimprovera aspramente perché “avete bruciato le bandiere”, e Lei, Silvia la contestatrice, replica “si, e voi non le potevate bruciare perché sarebbe stata la bandiera italiana a bruciare sabato in piazza”. Anche Santoro la sgrida “non è bello bruciare la bandiera” e Lei “dipende da cosa rappresentano, una bandiera con la croce celtica io la brucio, quella italiana no!” Santanchè “ma quella era la bandiera del PdL” e Lei “sa chi ce le ha date quelle bandiere? voi, al centro della piazza, le distribuivate per fare scena, per far vedere che eravamo tanti… ne abbiamo fatto un uso lecito, quello che per noi era l’uso per noi lecito, in quel momento bruciare la bandiera era dare sfogo a 30 anni di frustrazioni”. Lei racconta delle violenze ricevute, dei cellerini, del sangue. Lei, Silvia, da una lezione di “numeri della politica” alla Santanchè, ormai con le ossa rotte. Lei, Silvia la contestatrice, racconta e credo che il vero contenuto della trasmissione, quello da registrare sia questo: Daniela Santanchè parla di milioni di persone che credono in quell’uomo -Berlusconi- come unica bandiera” e Lei “Io non so se avete letto la costituzione prima di giurarci, c’è un articolo della costituzione che se non ricordo male è il 54 che dice che ogni persona chiamata a delle pubbliche istituzioni deve assolvere il proprio dovere con onore e disciplina”, la Santanchè urla “giusto, siamo d’accordo” e Lei, Silvia la contestatrice, “come fa ad essere d’accordo e difendere l’immoralità?”