Cronaca

Medicine non convenzionali: consigli per le cure omeopatiche

– Terza parte –

L’Omeopatia nasce dalla percezione dell’essere umano nella sua interessa: corpo e anima. Ogni parte di noi viene stimolata da un’energia vitale che sull’organismo influisce più di quanto siamo comunemente portati a pensare. Quando sopraggiunge una malattia – secondo la concezione omeopatica della guarigione – essa non si limita ad una sola regione del corpo, ma condiziona tutto della persona, anche la mente. Si innesca dunque uno squilibrio energetico che nonostante sintomi simili fra più individui, mostra caratteristiche diverse e dovrà quindi essere trattato considerando fattori soggettivi non solo fisici, ma anche emotivi. Per questo la diagnosi omeopatica è sempre personalizzata e legata alla personalità del paziente.

Medicine non convenzionali: consigli per le cure omeopatiche
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E’ bene precisare che contro disturbi quali ipertensione, diabete o problemi di cuore l’Omeopatia può fare ben poco, o meglio può aiutare la persona a ritrovare il suo equilibrio, ma senza avere la pretesa di sostituirsi ai farmaci “convenzionali”. Nei casi di malattie croniche o psicosomatiche che invece non richiedono i cosiddetti farmaci salvavita, l’Omeopatia può rivelarsi davvero molto utile. E’ il caso di disturbi ormonali e nervosi, colite, gastrite, emicrania, ansia, malattie della pelle ecc. Bisogna poi aggiungere che nel caso di pazienti in cura farmacologica da molti anni o soggetti molto anziani, i rimedi omeopatici non sono risolutivi, proprio a causa del notevole livello di tossicità  in cui si trova spesso l’organismo. Al contrario i bambini rispondono bene a tali rimedi, in maniera decisamente più ricettiva.

Come si presentano e come vanno assunti i medicinali omeopatici?

Sono presenti in forma di gocce, fiale, compresse, supposte e granuli (sfere di zucchero di latte, impregnate di sostanze attive). I farmaci omeopatici devono essere assunti a digiuno, 2/3 ore dopo i pasti o almeno 10 minuti prima. Il metodo di assunzione per eccellenza è quello sublinguale, grazie alla ricca vascolarizzazione della mucosa della lingua, che rende l’assorbimento più efficace.

E’ consigliabile, durante il periodo di cura omeopatica, evitare l’uso di camomilla, canfora e menta.  La menta rende inefficaci i principi attivi del farmaco, così come dentifrici e colluttori al mentolo. In quest’ultimo caso si può anche assumere il medicinale omeopatico prima di lavarsi i denti. In passato si consigliava al paziente di ridurre l’uso di caffè e tabacco, ora si raccomanda di diminuire l’assunzione di cibi forti e speziati in generale, così come di evitare il contatto con sostanze dall’odore intenso:  curry, menta, profumi forti, vernici, solventi e così via.

Altra buona abitudine per mantenere un medicinale omeopatico massimamente attivo, è quello di non toccare i globuli con le mani, bensì con il dosatore, onde evitare manipolazioni che possano limitarne l’efficacia.

Nel caso di malattie gravi il consiglio degli omeopati è di combinare farmaci “convenzionali” con farmaci “non convenzionali”. Per quanto riguarda fastidi o doloretti, meglio invece evitare l’assunzione di medicine tradizionali – come gli antidolorifici – e preferire una cura omeopatica, seguendo il dosaggio e la diluizione decise  dal medico.

Nella quarta parte dell’articolo  Medicine non convenzionali parleremo dei disturbi più comuni e scopriremo  i rimedi offerti dalla medicina alternativa, spesso complementare alle cure tradizionali, ma ancora oggi oggetto di studi controversi.

Attualmente è in vigore in Italia il Codice Europeo sui farmaci, testo unico per la Comunità Europea che regola il settore farmaceutico garantendo una maggiore sicurezza per i consumatori ed è stato in esso introdotto il medicinale omeopatico a pieno titolo nella categoria “farmaci”.

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