Le anti Femen arrivano su Facebook: donne cristiane contro Femen
E’ davvero importante mettersi a seno nudo per protestare contro lo sfruttamento delle donne nei media? E questo, non è lo stesso linguaggio? Sono alcune delle domande più frequenti che si pongono spesso gli scettici nei confronti di Femen, il movimento del neofemminismo nato in Ucraina.
Hanno raccolto le critiche e ne hanno fatto un contro movimento: Christian Women Against Femen. Donne cristiane contro le Femen. Questo il nome della pagina Facebook che alcune attiviste del gruppo politico polacco Kobiety Dla Narodu e dell’organizzazione ungherese Jobbik, entrambi di area conservatrice, hanno aperto sul noto social network per dire “Io non sto con le Femen”. Il gruppo a pochi giorni dalla sua nascita, conta più di 5.000 likes e raccoglie foto e commenti da ragazze di tutto il mondo.
Il minimo comune denominatore che accomuna le ragazze di Women Against Femen è la devozione verso i valori tradizionali, di area cristiana e il forte sdegno verso i metodi di protesta utilizzate dalle Femen.
“Combatto per Gesù contro le Femen” recita il cartello di una ragazza francese, mentre una ragazza italiana posta una foto in posa contemplativa con un messaggio: “Preghiamo per le Femen”. Una giovane attivista pro-life posa davanti alla scritta: “Sono una donna, sono cristiana, sono per la vita. E sono orgogliosa di esserlo!” E un’altra scrive “Non ho bisogno di essere una Femen per essere una donna“. Ancora più radicale il punto di vista di una giovane che, davanti all’obiettivo, mostra due cartelloni: “Chi vi dice che l’emancipazione è libertà? La libertà è la realizzazione e per le donne realizzazione significa casa e famiglia”. Insomma, ecco la risposta cattolica alle “provocatorie” Femen.
Femen è un gruppo di protesta ucraino fondato a Kiev nel 2008; il movimento in sé è diventato famoso in tutto il mondo, per il loro particolare modo di manifestare contro le discriminazioni sociali in generale; le donne che compongono Femen si spogliano, rimanendo in topless e scrivendo sul loro corpo slogan di protesta.
Le anti femen sulla loro pagina Facebook definiscono “atee e infernali” le fotografie che ritraggono le attiviste a seno nudo. “Se questo non è Satana”, scrivono sotto le immagini di una donna truccata in modo appariscente.
Le critiche che l’anti-movimento fa sono legate alle proteste che, secondo Women Against Femen, non servono a dare risposte. “I media le ascoltano solo perché sono a seno nudo, le ascolterebbero se non protestassero così. I giornali parlano delle proteste o del fatto che siano nude?”, si legge tra i commenti.
Un cartello tra le mani di una anti-femen dice: “Sono donna, sono cristiana e sono orgogliosa di esserlo”, mentre sullo sfondo spuntano un crocefisso e l’immagine della vergine Maria.