Da donne a donne
Visto che, non sempre, noi donne riusciamo a starci simpatiche a pelle, o più semplicemente questa possibilità ci è negata, il fatto di “darci fastidio” vicendevolmente ci è intellettualmente stimolante. Ma non nel senso negativo del termine, lo usiamo proprio come una sorta di “sfida” nei confronti della nostra ipotetica avversaria.
L’ attuale ragazza del nostro ex – che ci ha ovviamente lasciate. Come può starci simpatica, quello strano elemento che è alto almeno 10 cm più di noi, senza cellulite, con quelle unghie perfette. No way, no, non c’è possibilità. Non le si arricciano nemmeno i capelli quando piove, credo sia quasi vietato dalla legge fare amicizia con la nuova frequentazione del tuo ex. A meno che, tu non stia tramando una qualche tremenda vendetta, e non voglia distruggerla dall’interno. Tipo, infilandole della Nutella a tradimento nel panino. O del sale direttamente sotto la lingua, tanto da aumentarle la ritenzione idrica.
La madre del nostro attuale ragazzo. La temibilissima suocera. Per quanto brutto potesse essere il rapporto che vivevi con tua mamma prima di uscire di casa, questo sarà sicuramente peggio. Per la suocera tu sei – con ogni probabilità – una sgualdrina che si vuole portare via il suo bambino, lui si è sicuramente sbagliato ad innamorarsi di te, e ti incolpa di qualunque cosa il suo piccino abbia passato, compresa l’ acne adolescenziale. Provi a conquistarla, quindi, in ogni modo, visto che quella massa d’ingenuità e bellezza che ti trovi a fianco non si rende conto del pericolo che correte. Perché se tu non fai in modo di piacerle, puoi dire addio alla tua relazione. Decidi, quindi, di preparare un’ottima torta salata ai quattro formaggi. E scopri, solo una volta arrivata, che la dolce signora è allergica ai latticini. Provi a rimediare sparecchiando, ma rompi un bicchiere. Te ne vai, ovviamente alla ricerca di un nuovo compagno.
La tua vicina di scrivania. Quasi sicuramente non ha idea di cosa sia un scrub, ma dubiti anche che conosca un deodorante. Si lava i capelli una volta ogni due settimane, si cambia maglietta ogni tre giorni – ed è una pendolare – e non vuoi entrare nei dettagli della biancheria intima. Ha la stessa borsa da almeno vent’anni, e ogni primavera la riempie coi suoi fazzolettini dell’allergia, che di solito hanno una permanenza dai 3 ai 6 mesi. Ogni tuo più piccolo tentativo di accendere incensi, candele profumate, essenze viene miseramente smorzato da frasi come <<sono asmatica/no oggi proprio mi manca l’aria/ma è davvero necessario?>>. Ti chiedi come sia possibile che gli altri colleghi mangino così di buon grado le torte che prepara.
La commessa del negozio. Quella commessa. Che ti squadra da capo a piedi. E poi afferma, con aria superiore, <<Qui arriviamo solo fino alla 44>>. Non ci pensi un attimo, e rispondi con un sonoro <<benissimo, la mia amica porta la 38, chissà se trovo qualcosa che le possa piacere qui dentro>>. Ma quella donna è perfetta. Trucco perfetto, mani perfette, piedi perfetti, abiti perfetti. Talmente perfetta che ti pare finta. Dipinta. Ma la sua antipatia è reale, talmente reale che puoi toccarla con mano. Il regalo lo puoi tranquillamente comprare nel negozio a fianco.
C’è da dire, che noi donne sappiamo sempre come passare il tempo, quando non ci va’ di fare le parole crociate!