Cronaca

Scomparsa 10 anni fa, l’incredibile telefonata di Amanda Berry

Amanda BerryL’incredibile telefonata di Amanda Berry, scomparsa 10 anni fa da Cleveland, in Ohio. Urla la sua libertà, Amanda Berry in una telefonata che sta facendo il giro del mondo dopo la fuga da una prigionia durata ben 10 anni.

Amanda Berry, era stata rapita,nel 2003, quando aveva 17 anni, Michelle Knight era scomparsa nel 2002 all’età di 21 anni, di Gina de Jesus si sono perse le tracce all’età di 14 anni, nel 2004. Sono state ritrovate tutte nella stessa abitazione a tenerle segregate era un autista di scuola bus e bassista cinquantaduenne, Ariel Castro, che è stato arrestato insieme a due suoi fratelli. Uomo comune che ogni mattina si recava a lavoro portando con sè il peso di un triplo sequestro.

La storia ricorda molto quella di Natascha Kampusch che fu rapita all’età di 10 anni e riuscì a liberarsi, dopo otto anni, dalle violenze e dalle paranoie del suo rapitore, Wolfgang Přiklopil. Nel 2008 un’ altra storia simile porta alla luce la vicenda di un uomo e padre, Josef Fritzl, il quale per 24 anni rinchiuse in un bunker sotterraneo, sua figlia Elisabeth; dalla violenza carnale che l’uomo perpetuava nei confronti della donna nacquero vari figli “incestuosi”.

Insieme alle tre giovani ragazze, Amanda, Michelle e Gina,   sono  stati ritrovati anche due bambini, di 3 e 9 anni.

In questa misteriosa e macabra vicenda ancora molto è da chiarire ,  sarà indispensabile  scoprire che  ruolo avevano i fratelli di Castro, arrestati insieme a lui, ma anche quello della figlia, che spesso andava in visita dal padre e avrebbe potuto facilmente  scoprire le ragazze rapite. Altri dubbi riguardano le indagini della polizia che avrebbero sottovalutato l’ipotesi di rapimento, considerando l’allontanamento delle ragazze come fughe volontarie.

La telefonata di Amanda Berry emoziona e, allo stesso tempo, fa riflettere sui criminali che, travestendosi  da “brave persone”, nascondono in cantina tutte le loro frustrazioni.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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