Cronaca

Avellino, anche noi abbiamo la nostra saga dei rifiuti

In questi giorni in città, siamo sommersi da 1500 tonnellate di rifiuti e ci troviamo in piena emergenza.

Che succede? Siamo ad Avellino, il capoluogo della verde Irpinia, una provincia degna di essere ricordata per la sua storia. Noi proveniamo dagli Hirpini, gente tenace e fiera: oggi per essere fieri… non abbiamo più nulla.

Avellino 1

E’ successo che i mancati incassi per oltre 40 milioni di euro, non consentono il pagamento degli stipendi degli addetti ai lavori della società provinciale. I dirigenti di Irpinia Ambiente, ribadiscono le difficoltà che derivano da una condizione economica precaria: non ci sono soldi per il carburante e per garantire la messa in sicurezza dei mezzi di trasporto. Non è una punizione della società che ha interrotto il servizio della raccolta, ma manca il danaro per effettuarla. Fin qui il discorso oggettivo. Esiste anche un discorso ambientale: se i cassonetti colmi di spazzatura vengono bruciati da qualcuno esasperato, il fumo che si genera è una sostanza tossica, la “diossina”. La diossina è un composto chimico che provoca il cancro e noi, in questa situazione, siamo predisposti alla neoplasia.

Che aggiungere? Il problema è che in alcuni quartieri, i cassonetti sono stati bruciati e, quindi, la diossina si è diffusa: il danno è stato fatto. Al limite, si potrà fermare l’ulteriore danno se riprenderà il servizio di raccolta….Per ora e’ una utopia. La differenziata funziona e molti di noi la praticano: io stessa ho vari bidoni…uno per l’organico, uno per la plastica, uno per la carta e uno per il residuo. Ribadisco che alla base esiste il problema economico e non è la mancanza di civiltà di noi cittadini.

Avellino 2 E’ preferibile usare termini non polemici, perché ci troviamo in piena campagna elettorale e dovremo eleggere il sindaco della città. Di conseguenza, esistono vari schieramenti e non sarebbe corretto scagliare accuse che potrebbero influenzare le volontà degli elettori. Informare significa descrivere i fatti; illuminare le menti; far riflettere e determinare le giuste considerazioni nei lettori.

Sartre affermava che “ognuno esiste e nasce senza ragione”  e ciò potrebbe determinare il senso dell’esistenza. Io mi sono ammalata in una grande emergenza rifiuti, quella del 2007, e ho respirato diossina. La solita diossina rilasciata dai cassonetti in fiamme. Avevo le difese immunitarie basse e le cellule maligne, hanno avuto il campo libero e mi hanno attaccato. Ora, mi rimane l’amarezza che l’emergenza si sia riproposta, che non si sia fatta prevenzione, che i cittadini si sentano abbandonati, che io mi sento alla deriva, che noi non siamo essere umani. Sento che siamo in un mondo proiettato verso l’ignoto, sento che abbiamo smarrito la via, sento che siamo su un’auto in corsa con i freni ritoccati, sento che la fantasia è in un abisso profondo, sento che un’astronave mi ha avvolto, sento che la follia del pensiero ci può avviluppare.

Sento che il pericolo della mafia ci possa catturare: spero di no.

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