Governo Letta: Ministro Gaetano Quagliariello
Gaetano Quagliariello, nato a Napoli il 23 aprile 1960, è il nuovo Ministro senza portafoglio per le Riforme Istituzionali nominato da Letta il 28 aprile 2013.
Laureato all’università di Bari in Scienze Politiche, si è avviato alla carriera politica entrando a far parte del Partito Radicale, di cui è stato Vice Segretario nazionale fino al 1982, anno in cui ha lasciato il partito.
Per un periodo abbastanza lungo ha accantonato in parte la vita politica a favore della ricerca scientifica integrata, continuando comunque a preoccuparsi dell’aspetto socio-politic,o pubblicando libri su temi scottanti come le lotte studentesche ed una famosa biografia politica di Charles De Gauelle, tradotta in varie lingue. Ha lavorato presso vari atenei italiani e per due anni è stato a capo del Dipartimento di Scienze storiche e socio-politiche della LUISS, in cui era professore ordinario di Storia Contemporanea.
Attualmente è Presidente onorario, nonchè fondatore, della Fondazione Magna – Carta, luogo da lui stesso definito come: “centro di formazione e ricerca liberale schierato senza soggezioni culturali e prudenze con il centro- destra“.
La sua carriera politica vera e propria inizia con l’adesione a Forza Italia, che gli ha affidato il ruolo di responsabile del settore cultura nel 1994, anno della fondazione del partito. Nel 1995-96 ha preso parte alla Convenzione liberale per la riforma dello Stato. Nei vari governi Berlusconi –è senatore dal 2006- a lui sono sempre stati affidati i lavori relativi alle riforme costituzionali.
Napolitano infine lo ha scelto come uno dei “saggi” che hanno formato il gruppo di lavoro Politico- istituzionale prima dell’insediamento del Governo Letta.
Famoso il suo intervento in aula nel 2009 sul “caso Englaro“: “per quanto mi riguarda Eluana non è morta, è stata uccisa“, accaparrandosi tutti gli applausi dei colleghi del PDL, che stavano già progettando di varare in tempi brevissimi una legge che obbligasse i medici ad alimentare e idratare forzosamente la ragazza, -in coma vegetativo già da 17 anni- e scatenando una quasi rissa tra le file del Parlamento contro i deputati dell’opposizione.
Nonostante il succitato esordio in Politica con il Partito Radiacale, Gaetano Quagliarella si è trasformato ben presto in un aperto sostenitore dei temi bioetici cattolici, appoggiando ad esempio il DDL Calabrò sul “fine vita”.
Sempre ai cattolici si rivolge, insieme ad altri suoi colleghi del PDL, per chiedere che si sospenda il Giudizio su Berlusconi relativo al caso Ruby. “Questo moralismo non è la Imitatio Christi della Chiesa“.