Cronaca

Progetto Avvocato di strada

41609_254148506487_338913014_n[1]Il volontariato assume  veste legale quando  nel 2000 nasce a Bologna un progetto davvero innovativo chiamato “Avvocato di strada”, organizzazione  che offre assistenza gratuita ai senza fissa dimora, ai cosiddetti invisibili.

I diritti fondamentali e inviolabili appartenenti a ciascun individuo devono essere, in ogni caso, tutelati ed è, quindi, necessario assicurare, a chi non ha i mezzi, la giusta difesa. La stessa Costituzione italiana all’art. 24 prescrive che devono essere assicurati ai non abbienti i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.

La prima emergenza che ha prodotto la nascita dell’associazione riguarda  i problemi collegati alla residenza, chi vive in strada a lungo, infatti,  finisce per perdere la residenza,  o perchè esce dallo stato di famiglia o perché viene cancellato dalle liste compilate dall’anagrafe che vengono costantemente aggiornate. Altro problema che gli “avvocati di strada”  si trovano a fronteggiare è quello relativo alle  multe, infatti chi non ha una casa e un posto dove dormire, dove mangiare e dove lavarsi, deve fare queste stesse cose in strada e non tutto può farsi arbitrariamente e in luogo pubblico. Allora i volontari aiutano a risolvere anche i problemi quotidiani offrendo così un aiuto che può apparire di poco conto ma che, in realtà, ha un’importanza notevole e da non sottovalutare.

Tra gli obiettivi l’associazione Avvocato di strada si propone di aprire nuove sedi nelle città italiane dove vivono persone senza dimora; costituire un centro di documentazione su diritti ed esclusione sociale; realizzare nuove pubblicazioni.

Gli avvocati che partecipano al progetto lo fanno in modo completamente gratuito e ogni sportello italiano deve sostenere autonomamente le spese legali dei propri assistiti. Anche con piccoli contributi si può sostenere e incentivare questa attività così solidale quanto utile.

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