Il papa emerito Benedetto XVI torna in Vaticano
Dopo due mesi di attesa a Castelgandolfo, ora il papa emerito Benedetto XVI è potuto tornare in Vaticano per trasferirsi definitivamente nella sua nuova residenza presso il convento Mater Ecclesiae. Al suo ritorno è stato accolto con grande affetto, soprattutto dal suo successore Francesco I.
Il Papa emerito Joseph Ratzinger ha fatto il suo ritorno in Vaticano, atterrando con un elicottero privato all’ eliporto vaticano alle ore 17 circa di ieri, 3 maggio. Benedetto XVI infatti, dopo la sua rinuncia al ministero petrino, il giorno 28 febbraio si era trasferito a Castelgandolfo per attendere il termine dei lavori di preparazione della sua futura abitazione presso il convento Mater Ecclesiae. Due mesi dopo, terminati i lavori, è stato nuovamente accolto tra le mura della Santa Sede perché si possa completamente dedicare, come da lui stesso annunciato l’11 febbraio, alla lettura e alla preghiera.
Nel convento Mater Ecclesiae insieme a Ratzinger vivranno anche monsignor Gaenswein, segretario del Papa emerito e Prefetto della Casa pontificia, che farà da tramite tra i due papi per i loro futuri incontri di preghiera o appuntamenti, e le quattro “Memores Domini” che si prenderanno cura di lui come hanno fatto in questi anni. All’ interno della residenza c’è anche una stanza vuota pronta ad accogliere il fratello di Benedetto XVI, mons. Georg Ratzinger.
Al suo arrivo è stato accolto dal cardinale decano Angelo Sodano, dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, dal presidente del Governatorato il cardinale Giuseppe Bertello, dal sostituto monsignor Angelo Becciu, dal segretario per i Rapporti con gli stati monsignor Dominique Mamberti e dal segretario generale del Governatorato monsignor Giuseppe Sciacca.
Il saluto e l’incontro con il suo successore Papa Francesco è avvenuto subito dopo, di fronte al convento Mater Ecclesiae per avere il “benvenuto” nella sua nuova futura residenza. Benedetto XVI e Francesco si sono poi ritirati per un breve momento di preghiera insieme nella Cappella del Monastero. Il loro incontro, durato circa una quarantina di minuti, è stato sereno e il loro saluto dato con un abbraccio è stato un cordiale simbolo di rispetto e affetto tra i due papi.
Bergoglio e Ratzinger sono indubbiamente due papi dalle personalità molto differenti – l’uno latino-americano, che ha vissuto a contatto coi poveri, più semplice, essenziale e diretto nelle parole e nei gesti, l’altro teologo tedesco, particolarmente attento alla liturgia e alla dottrine – ma che nutrono un rispetto e un affetto reciproco vero. Secondo quanto riferito dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, papa Francesco ha anche dato in dono a Ratzinger un’icona della Madonna dell’Umiltà per ringraziarlo dei numerosi esempi di umiltà che egli ha saputo dare ai fedeli e ai vescovi durante il suo pontificato.
L’incontro tra i due papi, che di fatto è il secondo dopo quello avvenuto a Castelgandolfo il 23 marzo, e la loro coabitazione in Vaticano, sono eventi del tutto nuovi nella storia della Chiesa.