La Francia apre ai matrimoni gay, scontri in piazza
Dopo 136 ore e 46 minuti di accese discussioni il Parlamento francese ha approvato l”articolo 143, come annunciato dal Presidente dell’Assemblea Nazionale Claude Bartolone, approvato con 331 voti a favore e 225 contrari, mettendo la Francia ne novero dei 14 Stati che hanno aperto le porte ai matrimoni gay.
La legge riconosce anche il diritto di adozione. Secondo il Ministro della Giustizia, Christian Taubira, si tratta di “un momento storico”, aggiungendo che i primi matrimoni si potranno celebrare già a partire dal prossimo giugno. Una grande vittoria per le coppie omosessuali che vedono finalmente riconosciuto per legge il proprio diritto all’unione di fatto.
La legge ha incontrato la forte opposizione dell’UMP (Union pour un Mouvement Populaire) che ha annunciato il ricorso davanti alla Corte Costituzionale. L’opinione pubblica francese è spaccata in due, ieri sera, secondo quanto riportato da TMNews,nel centro di Parigi ci sono stati scontri con gli oppositori di questo provvedimento. Il corteo organizzato si è mosso inizialmente in maniera pacifica e intorno alle 22.00 gli organizzatori hanno invitato i circa 3.500 manifestanti a “lasciare la zona con calma” ripetendo dagli altoparlanti: “E’ solo un arrivederci”, ma improvvisamente un gruppo di 500 elementi, alcuni dei quali mascherati per non essere riconosciuti, hanno sfidato le forze dell’ordine nei pressi dell’Assemblea Nazionale armati di spranghe e con un fitto lancio di sassi e bottiglie all’indirizzo della polizia schierata in assetto anti-sommossa.
La polizia ha dovuto rispondere coi lacrimogeni, ma gli scontri si sono protratti fino a tarda notte con una decina di fermi nella capitale e una quarantina nel centro di Lione, si registra anche il ferimento di un poliziotto colpito alla testa dal lancio di un sasso. Con un comunicato diffuso la stessa notte il Ministro degli Interni francese Manuel Valls ha condannato duramente gli atti di violenza perpetrati a Parigi e Lione dopo che l’Assemblea Nazionale ha approvato la legge sul matrimonio per tutti giudicandoli “inaccettabili. Ricordiamo che dopo l’Olanda che aveva già approvato la stessa legge nel 2001 (primo Stato in assoluto a pronunciarsi in favore delle nozze omosessuali) hanno inserito questa norma innovativa anche: Belgio, Spagna, Portogallo, Norvegia, Danimarca e Svezia per l’Europa. Canada, Messico, Argentina e Stati Uniti (in 9 Stati e a Washington Dc) per le 2 Americhe, Sudafrica per il continente africano, mentre Germania, Finlandia, Repubblica Ceca, Svizzera, Colombia e Irlanda riconoscono le unioni civili.
Un altro passo avanti non solo per le coppie omosessuali, ma per tutta la “civiltà” che allarga i suoi orizzonti di tolleranza e liberalismo.