Cronaca

io ho Visto: per non dimenticare.

Io ho visto” di Pier Vittorio Buffa non è solo un libro ma qualcosa di più: una testimonianza, un progetto per non dimenticare la guerra IoHoVisto-copertina nella guerra, gli scontri contro la popolazione civile italiana da parte dei nazifascisti tra il ’43 e il ’45.

Testimonianze di uomini e donne che hanno visto con i loro occhi la tragedia, l’hanno vissuta e ora la raccontano a noi, perché non bisogna dimenticare le atrocità che hanno ferito la nostra Italia. Bambini e ragazze, ora nonni e zii raccontano ciò che hanno vissuto: Adriana ha visto sua zia e i suoi cugini ammazzati dalle raffiche dei mitra, Antonio ha abbracciato suo padre ascoltando le sue ultime parole, Cesira ricorda la morte di sua mamma e della sorellina di venti giorni e di come il sangue ha macchiato i suoi vestiti.

Queste sono alcune delle terribili, vere e crude testimonianze raccolte in “Io ho visto”. Le loro foto, le loro parole che raccontano i luoghi e le date dove si sono consumate le vite di Italiani, civili e innocenti. Chiunque può partecipare a questo progetto, dando voce al proprio dolore, ai ricordi, parlando di cosa hanno vissuto. I propri ricordi, quelli dei nonni, zii, parenti e amici: basta solo commentare sul sito. Chi è sopravvissuto grazie al corpo della madre, chi si è finto morto: bambini che hanno visto la tragedia e ora da anziani ci regalano la loro storia.  Una raccolta di ricordi, paure e realtà purtroppo celate, tenute nascoste per cinquantanni dall’occultamento per ragione di Stato dei quasi settecento fascicoli chiusi nell'”armadio della vergogna“.

Poi sono arrivate le condanne e i processi, ma si sono conclusi troppo tardi o con l’archiviazione. Ricordi fatti di parole e immagini, il dolore, la perdita, l’odore della polvere da sparo e il rosso cupo del sangue sono il filo conduttore, il legame di queste storie. Le loro vite segnate da una guerra civile troppe volte dimenticata.  Pier Vittorio Buffa nell’introduzione racconta come è stato difficile ascoltare e riportare sul computer le parole, l’angoscia e il dolore. Ha visitato molti paesi in tutta Italia, guardando le lapidi dei caduti, i luoghi dove milioni di italiani sono morti, ammazzati da raffiche di mitra nel petto, nella pancia, nella testa. I brividi nel leggere le sue parole, guardare le fotografie di chi è sopravvissuto, cercando di capire un dolore che non conosceremo mai davvero. Italiani come noi, donne e uomini, bambini che non bisogna dimenticare.

Un progetto rivolto a tutto “Io ho visto” un libro, un sito, una raccolta di testimonianze, di fotografie, di volti. Ci raccontano di come i tedeschi, dopo aver ucciso persone innocenti, scoppiavano le bombe perché tutto sparisse,  bruciando i corpi per non lasciare traccia: ma i ricordi non si cancellano, rimangono indelebili nella memoria, nella carne di chi ha visto, ha sentito e ora racconta la sua storia, la nostra. Chi riconosce il volto bruciato del padre dai vestiti, chi bacia la macchia di sangue della madre: l’amore che supera ogni cosa. Testimonianze preziose raccolte, grazie alla volontà Pier Vittorio Buffa, giornalista e autori di diversi saggi storici.

Un progetto unico, per tener viva la memoria italiana, per non dimenticare il dolore e le atrocità della nostra storia.

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