Grillini Vs. Hacker
Hanno comunicato, infatti, attraverso un video su YouTube la loro intenzione di pubblicare tutto quello che hanno recuperato dalle cartelle dei seguaci di Grillo una volta a settimana, in cambio di un paio di bazzecole. Basandosi sulla dichiarazione di trasparenza inizialmente data, infatti, dal partito, questi hacker chiedono:
– la pubblicazione immediata di redditi e patrimoni di Giuseppe Grillo e Gianroberto Casaleggio
– la pubblicazione immediata degli introiti provenienti dal sito www.beppegrillo.it
Se già l’inizio del video è abbastanza inquietante, con una frase nera su sfondo verde che annuncia “vi abbiamo osservato per lungo tempo“, la fine non è da meno: lo sfondo è bianco, e l’ elenco dei deputati è in ordine alfabetico, con i rispettivi indirizzi mail al fianco.
Il PD afferma di non aver nulla a che fare con questo gruppo anonimo, che pare aver spiato per mesi le caselle dei deputati. E’ stata la corrispondenza di Giulia Sarti ad essere diffusa sul web proprio il 24 di aprile. La ventiseinne romagnola è tra le più giovani deputate nelle file del partito. Nota per la grinta e per il suo essere combattiva, vanta una laurea in giurisprudenza e tre proposte di legge. Grillina dal 2007, vuole occuparsi di giustizia e legalità.
La prima, dunque, a subire le ire di quest’anonimo gruppo di militanti sul web. Se, come affermano nel video, questi hacker sono riusciti a far razzia di ben 30 account privati, il problema si estende decisamente oltre al fatto in sé. E’ una violazione della privacy davanti a cui non ci si era mai trovati prima, in caselle di posta molto diffuse, quali hotmail e gmail. Insomma, potrebbero tranquillamente venire a controllare anche il vostro spam.
Una forma di ricatto ancestrale, per far tornare il m5s all’inizio, perché la trasparenza tanto millantata non è mai stata realmente messa in atto.