Elezioni capitoline. Candidati sindaco, provate a farle per Roma?
Candidati sindaco, quando si scherza bisogna esse seri.
Le elezioni capitoline vedono dei candidati sindaco decisamente disinvolti, agguerriti e talvolta “burloni”, Marino è il propositivo; chiamato ad un confronto tra candidati non si scompone e rilancia:
“Sarebbe bello avere un confronto di questo tipo con gli altri candidati e magari svolgerlo in inglese. Un semplice modo per mostrare a tutti che Roma ha dei candidati di ottima levatura internazionale”
Così Ignazio Marino ai giornalisti della stampa estera oggi in conferenza. Il senatore Pd, candidato alla fascia tricolore per Roma, voleva dimostrare a tutti i suoi concittadini che possono vantarsi di candidati preparati, poliglotta ed internazionali.
Prontamente risponde Sandro Medici, candidato sindaco per la lista Repubblica Romana
“In inglese? Macché. Il confronto tra i candidati facciamolo in francese, una lingua molto più charmant. O perché non in dialetto ligure o in pugliese o nella lingua sarda. Per valorizzare lo spessore internazionale di Roma non bisogna solo conoscere le lingue e far di conto, il prestigio di questa città si riconquista con le proposte politiche, che serenamente si possono esprimere in lingua italiana. O al limite in romano”
E così Medici ci dimostra che son pure dotati di senso dell’umorismo. Perfetto! Non sapranno chi scegliere i romani che si devono divincolare tra cantieri della metropolitana leggera/tram a corsia protetta, che per fare non più di 400 metri ci stanno lavorando da più di un anno, oppure i lavori di adeguamento a Termini che personalmente vedo da almeno 4 anni e non ho idea della fine. Ci sono anche tutti i problemi di Malagrotta, che però troviamo facilmente anche in via del Corso o nelle piazze più belle del mondo che sono proprio di questa città. […altro…]
Ignazio Marino è nato a Genova 58 anni fa, da 44 vive a Roma è un chirurgo esperto in trapianti d’organo mentre Sandro Medici, romano, e -citando il suo sito- “Ex ragazzo degli anni sessanta, s’impegna fin dalla più tenera età nella nobile arte delle percussioni. E tranne una breve parentesi come saltatore in alto, si dedica inoltre a un’intensa attività cestistico/volistica.” ha compiuto da poco più di un mese 62 anni, è un giornalista, scrittore, ex conduttore televisivo ma specialmente politico dal 1997.
Insomma due candidati che hanno fatto molto nelle loro vite, ma che della simpatia e goliardia fanno oggi una parte della campagna elettorale, oltre naturalmente alla miriade di manifesti e liste civiche a sostegno di cui Roma pullula.
Il sindaco uscente Gianni Alemanno, invece, si ripropone più sobrio. Il suo blog Duepuntozero già dimostra il suo stare “al passo coi tempi”, litiga -ma non troppo- con le organizzazioni grilline “Dopo la retromarcia su Roma di ieri, non abbiamo capito se Grillo oggi riproverà a marciare su Roma” questo lo ha dichiarato il 21 aprile, giorno del Natale di Roma, mentre stava all’altare della Patria per deporre una corona in memoria del milite ignoto. Anche per lui, come per Marino -ma su questo vi stiamo preparando uno speciale d’approfondimento- ci sono i comunicati del Partito Animalista Europeo che diffidano, iscritti e non, dal votarlo. Riporto una frase del comunicato:” Cinque anni di fallimentari politiche animaliste hanno prodotto danni incalcolabili sugli animali” Per Marino il motivo è anche più lampante “vivisezionista”.
Tempi duri, ma non troppo, insomma ancora possono ridere e farsi le scaramucce; il 26 e 27 maggio rideranno i romani, quelli che amano Roma.