Dopo Renzi arriva Cazzullo: ad Amici i predicozzi del sabato sera
Non solo di domenica. Da tre settimane anche di sabato, il predicozzo arriva in tv su Canale 5, direttamente da Amici di Maria De Filippi. Dopo la comparsa di Matteo Renzi durante la prima puntata, è stato il turno di Aldo Cazzullo.
La gara tra bianchi e blu a suon di balletti e canzoncine viene benedetta dalle parole del giornalista del Corriere della Sera. La tiritera è scontata, sembra uno spot del Ministero del Turismo: “All’estero amano il cibo italiano, comprano vestiti italiani, bevono vini italiani”. E così via, tutto nel marchio del made in Italy, naturalmente.
Gli applausi del pubblico in età puberale sono tiepidi, abituati a riscaldarsi per i pettorali di un ballerino cubano o per le nobili canzoni dei Modà veicoli di significati universali come: “Se i baci si mangiassero ci sarebbe meno fame”.
Ma l’editorialista del Corriere continua con la solfa motivazionale: “Voi siete nati in un paese straordinario. Si pensa che il mondo globale sia una fregatura ma è anche una grande opportunità per un paese come il nostro”. Miguel Bosè, giudice di una delle due squadre, sorride convinto, nel suo mantello da Harry Potter.
Ma all’acme del predicozzo non poteva mancare il messaggio sui militari: “Tutti quelli che portano la nostra bandiera nelle missioni di pace all’estero”. Applausi, “Sta per finire per fortuna”, sembrano dirsi le 14enni con le maglietta di Emma. Applausi più forti, arrivano i pettorali cubani.
“Anche voi avrete una guerra da affrontare, alla crisi e alla sfiducia. Ma lo potete vincere”. Amen.
La linea l’aveva tracciata Matteo Renzi e il suo giubbotto pelle con cui aveva esordito sul palcoscenico della signora di Canale 5. Anche in quel caso “speranza, talenti e fiducia nel futuro” a profusione: “Nella vostra sfida di oggi c’è un sentimento bello di speranza” .
Poi il sindaco di Firenze del Pd contro la precarietà e “i politici che vogliono cancellare il talento”. E un’invocazione al pubblico di ragazzine: “Dateci una mano a dimostrare che credendo e insistendo nei propri sogni uno ce la può fare. Lo dovete a quei ragazzi, a quei tre milioni di disoccupati che il loro sogno lo vedono lontano”. Un target appropriato.
A guardare Amici la crisi economica, il non governo, le dispute in Parlamento sembrano così lontane, quasi a rovinare il mondo rosa e musicale dei ragazzi di Canale 5. Eppure il “non” leader del Pd non sembra avere dubbi sulla sua partecipazione ad una trasmissione così “pop”, come è definita dagli esperti di televisione: “Davanti a sé, mentre risponde alle domande dei ragazzi, Renzi ha il pubblico che il Pd deve conquistare, o riconquistare, per evitare di non perdere le prossime elezioni”.
A dimostrarlo sono i dati di un’analisi condotta da Massimo Scaglioni del Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi dell’Università cattolica di Milano. Quale pubblico segue Amici? “Il pubblico meno politicizzato e quella di parlargli, a quel pubblico, è una strategia che Berlusconi ha adottato ampiamente in campagna elettorale. E in secondo luogo un pubblico a maggioranza femminile”, ha spiegato Scaglioni.
Sarà una contorta strategia elettorale o semplice missione evangelizzatrice, ogni sabato sera intorno alle 21,30 che sia un politico o un giornalista, a salire sul palco di Maria De Filippi ci sarà qualcuno pronto a regalare delle perle di saggezza o dei consigli non richiesti. Il tutto con un jingle di sottofondo. Ma tranquilli! Il predicozzo inappropriato dura solo cinque minuti, dietro le quinte già si scalda il ballerino cubano. Applausi.