Napolitano è il nuovo Presidente e Grillo urla a Roma. Tutto uguale
Settecentotrentotto, leggasi 738, sono i voti di Napolitano, gliene bastavano 504 ma hanno strafatto.
Cuscinetto di sicurezza? Prepotente urgenza? Paura dei traditori? Visto che per bruciare la candidatura di Prodi c’è stato bisogno di un “Giuda” ogni 4 del PD -o 4 “Giuda” ogni grande elettore PD?- Fatto sta che Napolitano, con sofferte ma rapide riflessioni, ha dapprima accettato la candidatura e poi, dopo riunione con Bersani -ormai ex segretario PD- e Berlusconi -che si vocifera canticchiasse l’inno di Mameli durante lo spoglio- leader del PdL e reale vincitore della giornata, ha emanato il seguente comunicato:
“Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Naturalmente, nei colloqui di questa mattina, non si è discusso di argomenti estranei al tema dell’elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità”.
E subito tutti capirono che era cosa buona e giusta, quasi tutti! Vendola appena saputo l’ipotesi Napolitano ebbe un sussulto e dichiarò:
“la consideriamo una sciagura per il Paese” e dichiarando il suo no al II settennato Napolitano specificava “perché siamo ontologicamente all’opposizione di una cosa del genere”
Nichi Vendola mi pare un po’ un saggio profeta invece quando dichiara:
“Bisogna misurare le parole, l’enfasi propagandistica rischia di introdurre del veleno nella lotta politica e alludere ad una involuzione autoritaria: ma non è così, è un’altra cosa”
Questo per commentare la dichiarazione di Beppe Grillo: “Golpe, tutti a Roma”
Vendola ora mi sembra un saggio proprio perché, se non si sta attenti alle parole che si dicono, si rischia di smuovere ed aizzare la folla senza essere in grado di farlo ‘sto colpo di Stato … ‘sta marcia su Roma dove sarà? Quando? Non stanotte e neppure ieri sera. Il genovese comico dichiara dapprima: “Una raccomandazione: nessun tipo di violenza, ma solo protesta civile. Isolate gli eventuali violenti”.
Ma poi, a distanza di 12 minuti “Arriverò a Roma durante la notte e non potrò essere presente in piazza. Domattina organizzeremo un incontro con la stampa e i simpatizzanti” Il comico genovese stavolta l’ha fatta grossa, è piaciuto a pochi, in 12 minuti il navigatore, deve aver cambiato percorso e il camper non lo avrebbe più portato a Roma per tempo. Qualcuno su twitter gli suggeriva un aereo, ma non andava a genio, altri cinguettavano “state a casa … a Roma nevica” oppure ” Grazie Grillo per il nuovo che hai portato nel paese: Napolitano e Giuliano Amato”
Grazia Santarsiere era a Montecitorio e ci ha tenuti informati sulla Piazza. Ora 40 minuti dopo la mezzanotte, quindi 21 aprile 2013, il giorno dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica italia, qualche ora dopo gli auguri del Presidente Barack Obama che esprime “ammirazione per la sua decisione di servire ancora una volta il popolo italiano come presidente” sto ancora setacciando Facebook, Twitter, Ansa e Google cercando il luogo della conferenza di Grillo ma senza successo. La7, con il suo speciale, informava che circa 500 militanti a 5stelle stavano raggiungendo il Colle, fonti dalla piazza mi riferiscono che sono solo una manciata di ragazzi che stanno, come ogni sabato sera, per le vie di Roma.
Ma anche io ho le mie piccole soddisfazioni, non è proprio roba da fantapolitica ma… piccoli profeti postano, io non sono una twittatrice, sembra riservato ai vip!