Politica

Offshoreleaks: Putin e la sua lotta fallita contro i paradisi fiscali.

L’Offshoreleaks si sta espandendo come un virus letale, non lascia indietro e tranquillo nessuno, inesorabile continua la sua corsa, coinvolgendo nel vortice nomi illustri e centinaia di Paesi.

scandalo offshoreleaksE’ cosi che l’offshoreleaks arriva ad attraversare i Monti Urali e a invadere la gelida Russia, lo fa con tutta la sua furia e si abbatte proprio contro chi, con la sua politica, voleva eliminare il problema dei paradisi fiscali, il Presidente Putin, il quale di fronte all’offshoreleaks ha ben poco per stare tranquillo.

Arrivano infatti le prime notizie che riguardano i nomi russi, presenti nel database dell’offshoreleaks, nomi illustri, potenti ma, soprattutto, vicini al Presidente, tanto che un quotidiano russo Vedomost, annuncia i primi nomi con questo articolo:

Dopo la pubblicazione di queste informazioni, i ripetuti inviti da parte del presidente Vladimir Putin a fermare l’uso dei canali offshore per gli investimenti appaiono in una luce nuova e un po’ ironica: come risulta dagli atti, almeno uno dei proprietari delle società offshore è un conoscente del presidente“.

Di seguito all’articolo vengono pubblicate le foto di Golubev, vice presidente del Consiglio di amministrazione di Gazprom, la società statale distributrice di gas, il quale possedeva metà della Sauder International inc., con sede alle Isole Vergini, la società offshore fu liquidata nel 2008.

L’uomo ha lavorato con Putin diversi anni, la loro conoscenza risale al 1990 e poi c’è Andrey Reus, ex Ceo di Oborouprom, la società che fabbrica elicotteri e centrali elettriche, il quale fa parte della società statale Russia Technologies, anche a lui fa capo una società offshore e anche questa società è localizzata sulle Isole Vergini.

Ma le Isole Vergini devo essere molte belle, perché c’è anche un altro nome russo a cui l’offshoreleaks lega società offshore in quella zona sperduta del mare fiscale: la moglie del primo vice presidente, la ormai famosa Olga Shovolova.

Ma non finisce qui, un altro nome, anche lui vicino allo stato è apparso tra la lista dell’offshoreleaks: quello di Boris Paikin, direttore generale della Gazprom sotsinvet, ossia un’impresa di costruzioni del gruppo Gazprom, tra i progetti realizzati dalla società, c’è lo Stadio di San Pietriburgo, ebbene anche questo signore ha una società offshore alle Isole Vergini.

Oramai le povere Isole Vergini hanno smesso di essere vergini per i tanti capitali che gli sono arrivati in flotta dalla Russia, Putin voleva eliminare il problema dell’offshore prima del suo terzo mandato e, invece, si ritrova la moglie del vice presidente immersa nello scandalo offshoreleaks, per non parlare poi di tutti gli altri.

E pensare che era uno dei suoi cavalli di battaglia prima dell’elezioni, era un punto ben chiaro e preciso del suo programma: la lotta ai paradisi fiscali. Anche perché secondo Putin, “l’uso troppo attivo degli sgravi fiscali offshore danneggiano l’economia russa”.

Era una lotta pre-elettorale che poi si è trasformata in disegno di legge, il quale “vieta ai funzionari russi di avere conti e azioni all’estero”, evidentemente a russi servono lezioni di geografia, devono aver scambiato le Isole Vergini per territorio russo, visto che nonostante la presa ferma di posizione del loro Presidente, hanno trasferito i loro capitali in quel paradiso dagli sgravi molto attivi.

Top manager di aziende statali, parenti di funzionari russi di alto rango e uomini d’affari di primo piano, la creme caramel della Russia che conta, ha fatto con il Presidente Putin, buon viso e cattivo gioco, convinti forse, che le Isole Vergini si chiamassero cosi, perché era una porzione di mondo del tutto sconosciuta, al fisco naturalmente.

C’è da dire, però, che per la popolazione russa “il fluire di capitali russi all’estero equivale al furto”, anche per questo in casa Putin non si respira buona aria negli ultimi giorni, il Presidente ha scoperto fior fior di ladri, che oltretutto erano li, vicini a lui.

Intanto l’uragano offshoreleaks non ferma la sua corsa e presto travolgerà in pieno l’Italia, l’Espresso ha già reso noti alcuni nomi e ha annunciato per ognuno di loro, degli articoli informativi sul loro operato offshore, prepariamoci dunque a fare un bel viaggetto italiano, meta di vacanza sarà il paradiso fiscale e presto sapremo chi ci farà da cicerone in questo viaggio offshoreleaks.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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