Politica

La volata finale verso il Colle: Gabanelli, Prodi, Amato

Alla vigilia delle votazioni per l’ elezione del nuovo presidente della Repubblica, continua il tormentone del toto Quirinale con i nomi di  Emma Bonino, Dario Fo,  Giuliano Amato, Gustavo Zagrebelsky, Romano Prodi e Franco Marini. Alcuni nomi circolano da tempo, altri sono proposte dell’ultima ora, ma l’unica cosa certa è che su nessuno di questi candidati prevale quel consenso che si va faticosamente cercando da più parti dal giorno in cui Bersani, salito al Colle, conferiva sulle difficoltà e le resistenze incontrate durante le consultazioni con le forze politiche.

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Nella giornata di ieri le Quirinarie, inaugurate sul web dai Grillini, hanno finalmente identificato il nome del candidato che verrà presentato dal Movimento. Le votazioni hanno visto impegnati i 48 mila iscritti al M5S ed hanno decretato una rosa di 9 possibili candidati, escluso Grillo che si è tirato fuori dai giochi, dalla quale è uscito vincente il nome della conduttrice del programma di inchieste Report, Milena Gabanelli. Commossa per la fiducia, la Gabanelli ha dichiarato di sentirsi sopravvalutata e si è riservata una notte di tempo per decidere se accettare o meno la presentazione della sua candidatura sotto la bandiera grillina:

Quando pensano che tu sia all’altezza di un compito così grande si può solo essere onorati, perché altamente gratificante…è una cosa più grande di me, e credo che per ricoprire un ruolo così alto ci voglia una competenza politica che io non credo di avere.”

Se la Gabanelli non dovesse accettare, gli altri possibili candidati in ordine di preferenze ottenute sarebbero Gino Strada, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Imposimato, Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo e Romano Prodi.

Il consenso sul nome della Gabanelli è stato accompagnato dalle dichiarazioni di Beppe Grillo che, durante la sua partecipazione ad un comizio a Zoppola nella provincia di Pordenone, ha interpretato le preferenze per la giornalista come un segnale fortissimo di cambiamento dei tempi:

“Io spero che Milena Gabanelli accetti e volevo dare un consiglio a Bersani. Senza ironie, senza battute. Seriamente. Potrebbe essere un punto di incontro: voti la Gabanelli anche lei. Voti una signora che ha sempre fatto bene il suo lavoro”.

Nelle ultime ore la scelta del candidato al Quirinale ha invece creato nuovi scontri e tensioni all’interno del Partito Democratico per la bocciatura di Matteo Renzi dei papabili Anna Finocchiaro e Franco Marini. Il Sindaco di Firenze ha sferrato un nuovo affondo al suo partito, definendo improponibili per il Colle i due esponenti del Pd: Marini perché bocciato dagli elettori abruzzesi alle ultime elezioni, la Finocchiaro per la diffusione delle foto che la ritraggono intenta a fare compere da Ikea, mentre gli uomini della scorta spingono il carrello.

La volata finale al Colle sembra però profilarsi tra Giuliano Amato, sostenuto dal Pdl,  e Romano Prodi.

Oggi Pierluigi Bersani incontrerà Silvio Berlusconi, ma è fin troppo facile constatare che le posizioni sono ancora troppo distanti: se il Partito Democratico proporrà Romano Prodi, inviso al Pdl, la rottura sarà un atto di guerra che porterà alla elezioni anticipate.

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