Cronaca

Musica in streaming: è boom di vendite nel 2012.

La musica in streaming ha raggiunto livelli impressionanti nell’anno 2012, è un vero boom, una tendenza che prende sempre più piede in ogni parte del mondo.

musica in streaming è boom.La nuova formula per ascoltare i brani preferiti sembra aver messo le ali, è quello che emerge dalle statistiche rilevate dall’Ifpi, ovvero l’ International Federation of the Phonographic Industry, sul mercato del 2012. Già a febbraio l’associazione aveva rilevato un amento dello 0,2% sul tutto il fatturato mondiale: il primo dato positivo dal 1999, dopo risultati complessivi negativi.

Questa ripresa è attribuita in gran parte all’enorme mercato che si è sviluppato intorno alla musica in streaming, in particolare vanno moltissimo le webradio, come Spotify, Pandora e Deezer, queste nel dettaglio avrebbero puntato anche sull’accesso da applicazioni software, per invogliare gli utenti, in seguito, a pagare per ascoltare musica in streaming dai propri smartphone o Tablet.

Questo nuovo modo di ascoltare la musica via internet costituisce il 20% del mercato digitale, una gran bella fetta, calcolato che il mercato suddetto ricopre il 35% del mercato globale in ambito musicale. Una vera rivoluzione che ha fatto registrare un aumento dell’8% rispetto al 2011, naturalmente sono in calo le vendite fisiche, ma  queste sono ampiamente compensate dalle vendite digitali, grande tendenza degli ultimi anni.

In cima al mercato troviamo gli Stati Uniti, con 4,48 miliardi di dollari in vendite, il Giappone registra un aumento del 4%, il Regno Unito è terzo in scala mondiale, mentre scende in quarta posizione la Germania, il nostro paese è in nona posizione con un incremento dell’1,8%. Secondo le stime della Fimi, a livello nazionale, la musica digitale ha rappresentato nel 2012, un quarto del mercato musicale, affermandosi a una percentuale del 24% dell’industria settoriale.

Inoltre dai dati emerge che anche i Paesi meno sviluppati concorrono alla grande ascesa della musica in streaming, in particolare si registrano notevoli aumenti nell’America Latina.

Un mercato in continua crescita e che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo, tanto che anche l’Apple ha deciso di entrare, a pieni titoli, nell’affare della musica in streaming. Da mesi l’azienda studia una nuova applicazione e il lancio dovrebbe avvenire in contemporanea con il nuovo sistema iOS7, che sarà presente nel nuovo modello di iPhone, il tutto previsto per l’estate.

La nuova applicazione si chiamerà iRadio e darà la possibilità di ascoltare la musica in streaming dal proprio iPhone, Tablet e sul Pc, naturalmente le prime due opzioni saranno a pagamento, si parla di circa 6 centesimi a brano ascoltato, mentre l’uso di iRadio su Pc sarà gratuito ma con intersezioni pubblicitarie.

Siamo abituati ad associare il nome Apple al successo e, visto i dati rilevati sulla musica in streaming, nulla ci fa pensare che anche questa volta l’azienda leader del settore, non indovini la mossa giusta, non ci resta che aspettare l’estate e poi giudicare la bellezza della musica in streaming targata Apple.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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