Politica

Il popolo e le voci del Pdl dalla piazza di Bari

Una “sobria” scenografia allestita in piazza Prefettura, ribattezzata da poco piazza della Libertà, per la gioia del popolo del Pdl. Il nome di Berlusconi è ovunque, “Silvio” è stampato centinaia di volte. Sullo schermo i momenti magici della storia del leader Pdl: il discorso sulla sua discesa in campo, Silvio tra la gente, le immancabili vittorie del Milan. Arriva sul palco saltellando sul coro “Chi non salta Bersani è”. In nome del dialogo.

Il popolo Pdl e le voci dalla piazza di Bari
Foto Valentina Gasparro

Dalla parte opposta del corso assolato, sono arrivati i pullman. Molti da Lecce e dalla provincia, scendono famiglie, bambini, ragazzi e molti over 60 mangiando panini, con lo zainetto sulle spalle. Sono tutti in gita. Ed è il momento della vestizione: la folla si assembra ai gazebo dei volontari che distribuiscono bandiere, cappellini bianchi e magliette con scritto “Tutti con Silvio”. Tutti vogliono qualcosa, si discute per una bandiera, quasi si litiga per un pezzo di cartone “47 giorni di governo: basta Imu”.

Una lotta alla conquista del souvenir della gita. Per poi lasciarlo per terra, alla fine della fiera, su un terreno da battaglia. Il “must” della giornata: una manona di plastica con scritto “Giù le mani da Berlusconi”.

Foto di gruppo con i colori del partito. Slogan: “E’ necessario un governo per il Paese. Siamo qui per rilanciare gli otto punti”, come dichiarano dallo staff della manifestazione. Un bar di Corso Vittorio Emanuele non si risparmia in allestimenti: bandiere sui tavoli e sulle sedie. “Per accogliere Berlusconi”, spiega il titolare. E di certo si sarà sentito ben accolto, visto lo striscione che pende dai balconi del Comune: “Caro Silvio, bentornato a Bari”. Firmato il Sindaco.

Canti, cori, sembra di essere allo stadio. Tutti sono entusiasti ed euforici, come ad un concerto, tutti hanno voglia di urlare a gran voce che il loro Presidente è il migliore, ma solo ai giusti microfoni e davanti alle giuste telecamere: “Se sei comunista non parlo”, è la prima cosa che affermano se gli domandi perché sono lì.

In sottofondo “O mamma mamma mamma sai perché mi batte il corazon..ho visto Berlusconi, ho visto Berlusconi e mamma innamorato sò”. Dalle musiche napoletane agli inni del Pdl, è la sagra della zampina. E come ogni sagra che si rispetti non possono mancare i palloncini e i paninari ambulanti.

E’ la festa del popolo della Libertà, della gente venuta in gita con i cappellini e le manone di plastica, ma come dice Silvio dal palco: “Non abbiamo l’anello al naso”.

Dalla piazza, Valentina Gasparro e Chiara Curci

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