Corea: Le diplomazie all'opera
Contrariamente a quanto affermato con grande enfasi da parte del Governo nordcoreano di effettuare nuovi test missilistici e dopo le reiterate minacce di attacco agli USA e alla Corea del Sud, ultime fonti dell’ agenzia Yonhap riportano da fonti del governo sudcoreano, che non sono stati rilevati nuovi spostamenti dei missili Musudan schierati sulla costa orientale del Pacifico da parte del Governo di Pyongyang
Di fatto la situazione attuale si presenta in una situazione di stallo. Ieri il presidente Barack Obama, dopo un colloquio nella sala ovale con il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon ha esortato la Corea del Nord di desistere dal suo atteggiamento provocatorio e di uniformarsi alle regole internazionali che limitano il ricorso e l’uso a strumenti nucleari affermando comunque che gli Stati Uniti sarebbero proni ad ogni contro misura nel caso che Pyongyang dovesse dare atto alle sue minacce. Intanto oggi il segretario di stato americano Jonh Kerry è arrivato a Pechino per discutere la situazione generale che turba la tranquillità nell’area del Pacifico. La riunione col presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang, insieme ad altri leader cinesi, sarà preceduto da un incontro col Ministro degli Esteri Wang Yi. A detta del quotidiano americano Global Times, questi incontri del segretario di stato Kelly, potrebbero anche riguardare una rivisitazione dei rapporti esistenti nel rapporto sino-americano.
In definiva sembra che oggi si registri una relativa tranquillità nella zona, anche se l’allerta di Stati Uniti e Giappone rimane sempre a livello 2, mentre le diplomazie sono all’opera per trovare una soluzione pacifica per contrastare il rischio di uno scenario di guerra che sconvolgerebbe non solo la zona interessata a sud del 38° Parallelo, ma tutti quei delicati equilibri che regolano le relazioni internazionali.