Domande sulla legge che dura 100 anni, più un giorno
Leggi, burocrazia, caos, domande, infinite domande che non trovano risposte, neppure si sa dove cercare. La domanda è un tarlo che crea un foro, un spazio vuoto, un buco, e poi se ne accompagna un secondo, un terzo e infiniti buchi di infinite domande.
Chi sei, dove sei, perché e come stavi e poi perché.
La legge dei cento anni e un giorno… non sono un’avvocato e quindi temo di non riuscire a capire: oppure capisco ed è talmente semplice che solo chi vede questa legge con occhi diversi da quelli “legali” ne comprende falle, debolezze e ancora buchi che seguono altre domande.
Mi arriva per mail la lettera di Maria Pia Orsinelli , e “la mia fonte” l’accompagna ad una riga da lei scritta:
Questo è un post per una petizione contro la legge dei 100 anni vedi tu se puoi metterlo.
Altre domande …
Ti chiamerò ” Mamma dei 9 mesi “, perché così breve è stato il tempo trascorso insieme. Lo ricordi ? E come lo ricordi? Con angoscia, con affanno, con paura, con vergogna, solitudine, amore, disperazione ? Hai mai pensato di “buttarmi via” ? Hai mai lottato per me ? Hai mai tentato di strapparmi dalle grinfie di chi voleva allontanarmi da te, oppure è stato un sollievo ?
Mi hai considerata una vergogna di cui liberarsi al più presto o avresti voluto stringermi a te ? Sono nei tuoi pensieri più reconditi, quelli nascosti al mondo ma non al tuo cuore ? Ti svegli mai, la notte della mia nascita, pensando che in quel preciso istante mi stavi donando la vita ? Vorresti cercarmi, vedermi, abbracciarmi, sapere della mia vita e raccontarmi la tua ?
Sai, c’è una Legge ad impedirci di incontrarci, una Legge che non tiene conto dei sentimenti, quelli veri….quelli che con il tempo possono cambiare, quelli che con il tempo possono permettere ad una madre ingannata, ignara, impreparata, di abbracciare il proprio figlio……è la “Legge dei 100 anni”, che non ci permetterà di riabbracciarci, anche se tu lo desiderassi quanto me !!
Cara “Mamma dei 9 mesi”, se non ti incontrerò prima del mio 100° compleanno ( quando inevitabilmente tu non ci sarai più ), sappi che non ti ho mai detestata ma che il mio unico desiderio era ( e rimane ) quello di incontrarti, guardare il tuo volto e, attraverso te, conoscere una parte di me ancora sconosciuta.
Ma sai, io spero di incontrarti per dirti che, tutto sommato, la vita è stata benevola con me…..mi auguro davvero lo sia stata anche con te, che tu non abbia sofferto troppo, per la nostra separazione, che tu non abbia avuto troppi rimpianti, troppa rabbia nel tuo cuore, pensando a me…perché mi fa male pensare che anche tu abbia sofferto. Il dolore lacera l’anima e cambia le persone e io voglio conoscerti per come sei veramente, non come sei diventata a causa di una scelta, che sia stata tua o meno.
Dovunque tu sia, ti giunga il mio messaggio : ti aspetto a braccia aperte !