Cronaca

Anna Frank insultata sul web. Facebook non elimina il post.

Gente che scrive ‘doAnna Frank insultata sul web. Facebook non elimina il post.ccia time’ e poi non si collega più”. E’ questo quello che appare scritto su Facebook sotto la foto di Anna Frank.

Subito sotto una valanga di commenti e condivisioni. Persone indignate segnalano immediatamente il problema a Facebook che però non elimina la foto in questione, non ritenendola contro le norme.

Il presidente della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, afferma che se il post non viene cancellato non esiterà a sporgere denuncia.

In primo luogo trovo assurdo che ci siano persone, ragazzi, adolescenti o bambini che ancora non sappiano cosa davvero sia accaduto ad Anna Frank e che quindi si sentono in diritto di scherzarci sopra. I ragazzi di oggi trovano divertenti battute a sfondo razzista, inneggianti all’odio e veramente di poco gusto, ma fino ad ora, Facebook aveva sempre provveduto immediatamente per eliminare dal social network questo tipo di problemi.

Di tanto in tanto può capitare di vedere alcuni utenti pubblicare contenuti di cattivo gusto e tentativi umoristici mal riusciti, che possono essere volgari e offensivi, ma che di per se’ non violano le nostre norme. Questo dice il portavoce del social network.

Ora quel tipo di frase non solo insulta Anna Frank, a cui è specificatamente diretta, ma anche tutti gli ebrei morti nelle camere a gas. Come può quella frase non violare nessuna norma?

Discorsi contenenti odio Facebook non tollera i discorsi che trasmettono odio. Gli utenti devono rispettarsi a vicenda quando comunicano sul sito. Se da un lato incoraggiamo la condivisione di idee, eventi e linee di condotta, la discriminazione di individui in base a razza, etnia, nazione di origine, religione, sesso, orientamento sessuale o malattia rappresenta una grave violazione delle nostre condizioni.

 Gli amministratori di Facebook invitano, quindi, a segnalare comportamenti che incitano l’odio; come la discriminazione di razza.

In accordo con ciò che dicono nel regolamento, una frase di quel tipo non ha più alcuna ragione di esistere.

Non solo mette in risalto l’ignoranza della persona, in quanto Anna Frank morì a causa del tifo esantematico che la colpì nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, ma è discriminatoria ed incita all’odio per gli ebrei.

La cosa che mi rammarica è come si possa ancora discriminare il popolo ebraico nel 2013.

Come si possa anche solo pensare di scrivere una frase del genere, ben sapendo cosa accadde quando i nazisti ottennero il potere.

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