La corsa al Quirinale scuote il Pd, mentre i Grillini votano on line
Si susseguono caotiche le giornate a Montecitorio tra l’occupazione delle Camere parlamentari da parte dei Grillini e gli screzi all’interno del Partito Democratico. Bersani ha intrapreso il giro di consultazioni con i rappresentanti dei vari partiti per trovare la massima coesione sulla rosa dei candidati da presentare per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Dopo Silvio Berlusconi, ha incontrato il segretario della Lega Roberto Maroni e per la settimana prossima è previsto il faccia a faccia con il Movimento Cinque Stelle. Una volta avvenuta l’elezione dell’inquilino del Colle, Bersani si è detto ottimista per la formazione di un nuovo esecutivo, ma nel frattempo si è trovato a fronteggiare le polemiche di Matteo Renzi che lo ha accusato di ingerenze e pressioni per la sua esclusione dai grandi elettori toscani del Capo dello Stato:
“Mentre io mi do da fare per il partito, – ha detto Renzi – Bersani continua con i suoi attacchi, dico a Bersani: smetti di preoccuparti di me e anche di te e pensa agli italiani”.
Dal canto suo Bersani ha risposto piccato:
“Nessuna ingerenza e pregherei di credere che, con tutti i problemi che ci sono, l’ultimo problema è decidere dei 494 nostri grandi elettori chi sia l’uno o l’altro”.
A tal proposito Dario Franceschini ha fatto scattare l’allarme, esprimendo la sua preoccupazione per possibili scissioni all’interno del Partito Democratico dettate da “scelte identitarie che lacerano il partito”.
Mentre il Pd ha continuato a battibeccare, il M5S si è organizzato per mettere a punto le votazioni che a partire dalla giornata di ieri hanno permesso agli iscritti al movimento di scegliere on line la rosa dei candidati al Colle. Per ora i nomi più gettonati sono Gino Strada, Stefano Rodotà, Milena Gabanelli e Gustavo Zagrebelsky, in diretta straming la capogruppo M5S alla Camera ha assicurato che nella lista non spunterà il tanto auspicato nome di Napolitano che, a dire della Lombardi, potrà finalmente godersi i nipotini ed il meritato riposo.
Operativi sul web, i Grillini si sono attivati anche in Parlamento con l’occupazione delle aule di Camera e Senato, per portare all’ordine del giorno la richiesta rimasta inevasa di Beppe Grillo di costituire al più presto le commissioni parlamentari permanenti con lo scopo di iniziare i lavori di discussione delle problematiche più urgenti per il paese. Nei giorni scorsi il presidente dei Senatori Pd Pierluigi Zanda aveva annunciato la decisione presa a larga maggioranza di costituire le commissioni solo dopo la formazione del governo, i Grillini hanno deciso di contestare tale decisione, barricandosi, al termine della seduta, nelle aule di Camera e Senato dove hanno letto in diretta streaming i passi della Costituzione, riflettendo e preparando nuove forme di dissenso. Nella giornata di ieri hanno quindi occupato la sala del Mappamondo di Montecitorio con una protesta soft che si è risolta nella loro partecipazione ai lavori della commissione speciale parlamentare, l’unica commissione di governo attiva, che ha iniziato le audizioni per la discussione del decreto che prevede di sbloccare i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese.
Nella giornata di oggi attendiamo infine i risultati dei lavori della commissione dei 10 Saggi, il documento verrà consegnato da Napolitano al suo successore, affinché abbia delle linee guida chiare da seguire sui temi più urgenti da affrontare, vale a dire riforma della legge elettorale, crescita, welfare e fisco .