Il mondo del lavoro e i giovani
“Perché nessuno vuole la mia forza lavoro?”
Probabilmente è questo quello che si chiede ogni giovane disoccupato nella sua ormai eterna ricerca di lavoro. Si aggiunge a questa erranza l’insidiante affermazione del reticente ed ipotetico datore di lavoro:
“ e ma noi cerchiamo personale con esperienza”.
Si spalanca così davanti al giovine speranzoso il più eminente dei circoli viziosi:
Accumulare esperienza per ottener il posto di lavoro.
Esperienza ottenuta lavorando.
Ed è così che la materia vergine dell’aspirante sarà destinata a rimanere tale in quanto nessuno vorrà assumersi l’onere e l’onore di plasmarla.
La via di fuga da tutto questo è certo che ci sia ma ha anche la straordinaria capacità di farsi trovare con molto difficoltà. In quanto colui che potrebbe assumerti non è per niente percorso da quello spirito pioneristico che avvolgeva i cercatori d’oro nel Klondike facendolo rifugiare dietro quella già troppo masticata frase.
È risaputo che l’esperienza si accumula sul campo ma questo, nell’anno 2013 di nostra vita è ormai una nozione misconosciuta.
È comprensibile del resto tale richiesta se è fatta per attribuire lavori altamente specializzati ma ora anche il giovane diciassettenne che desidera accumulare una leggera ricchezza durante la stagione estiva deve essere esperto nel portare le pizze ai tavoli del ristorante.
Probabilmente sarebbe necessario istituire un corso di laurea anche per tale mestiere e successivamente conseguirlo per ottenere credibilità dinnanzi a “Pino o’ pizzaiuolo” proprietario dell’omonimo ristorante.
Strano che Dante non abbia pensato ad un girone infernale per i ragazzi in cerca di una stabilità economica costretti ad arrabattarsi tra rifiuti, compromessi, stage e tirocini forzati dal rimborso spese parodistico.
“Perché nessuno vuole la mia forza lavoro?”
Si chiede ancora il giovine al termine dell’ennesimo curriculum gettato al vento.
E nel frattempo lavori più simili a schiavitù lo attendono al varco nella perenne attesa che i sogni di un lavoro per cui si è speso tempo, danaro e volontà o per cui si è semplicemente sognato esalino l’ultimo respiro ed infine tacciano.
Matteo Rubbini