La Corea del Nord alza il tiro
La Corea del Nord alza il tiro
Dopo aver dato, in forma definitiva, le disposizioni per un attacco nucleare contro le basi americane di stanza nel Pacifico, disponendo due missili Musudan in una località segreta della costa orientale, il ministro della difesa della Corea del Nord, Kim Kwang-jin, smentisce, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Yonhap, il posizionamento di un altro missile KN-08 capace di coprire la distanza di 10.000 Km.
Sempre fonti di agenzia ipotizzano che il lancio possa essere effettuato intorno alla metà di aprile in coincidenza con i festeggiamenti del fondatore dello stato Kim Il-sung.
Gli USA, da parte loro, stanno ulteriormente rafforzando le difese nell’area. Dopo aver inviato il sistema di difesa antimissile THAAD e posizionato I suoi caccia F-22 invisibili ai radar, ha anche aumentato il contingente militare nelle sue basi Giapponesi e nelle Filippine dove ha fatto arrivare bombardieri B-52 e jet B-2.
Anche se le diplomazie internazionali mantengo un certo atteggiamento di cautela riguardo i fatti in questione, il fatto che l’America mostri tutta la sua potenza militare e che la Cina abbia già aumentato il contingente militare presso la frontiera, dimostra che la situazione è alquanto preoccupante. Di fatto si sta configurando un teatro di guerra imminente.
Dopo l’appello di Fidel Castro, che aveva già imbastito con il Governo di Pyongyang rapporti di amichevole collaborazione, riguardo le conseguenze che un eventuale conflitto nucleare nella zona del Pacifico potrebbe avere su scala mondiale (ricordiamo il recente incidente della centrale nucleare giapponese di Fukushima e prima ancora quello di Cernobyl, le cui ripercussioni sono ancora presenti).
Secondo la Russia, da quanto ha affermato dal portavoce del ministro degli esteri Aleksandr Lukashevich, l’atteggiamento di Pyongyang rischia di minare la ripresa dei negoziati a Sei. Da parte sua il Premier inglese David Cameron, dichiara la necessità di disporre di un apparato di detterrenza nucleare contro le minacce che giungono dai paesi disposti a un conflitto.
Il governo sudcoreano intanto, continua con le sue pressioni per la riapertura del distretto di cooperazione industriale di Kaesong, trovando però la forte opposizione dello stato confinante il quale, oltretutto, ha affermato che dalla data del 10 aprile prossimo, non sarà più in grado di garantire la sicurezza delle 24 ambasciate presenti sul territorio.
Non ci resta che attendere lo sviluppo degli eventi, sperando che l’azione diplomatica prevalga sulle mire bellicose del leader nordcoreano.
Ma mica volete distruggere il mondo ?siete pazzi?Cercate di trovare soluzioni per vivere in pace.Eliminate per favore gli arsenali nucleari.
Ma mica volete distruggere il mondo ?siete pazzi?Cercate di trovare soluzioni per vivere in pace.Eliminate per favore gli arsenali nucleari.