Cronaca

Siamo tutti marò (?) io non mi sento un marò!

Io non mi sento di stare dalla parte dei marò…

Non sono mai stata accusata di omicidio colposo e non ho mai scambiato “una barca di pescatori” con una di pirati.

marò

Non mi sento un marò perché se ci fossi stata io al posto loro non avrei avuto l’appoggio di tutte queste forze politiche, né il trattamento riservato ai due militari. Siamo italiani solo quando viene toccata la divisa di un militare, ma non siamo connazionali quando in carcere, da più di dodici anni, lasciamo un cittadino italiano accusato di omicidio e condannato all’ergastolo, senza una prova seria e non contestabile.

Perchè Salvatore Girone e Massimo La Torre hanno tutta questa protezione mentre ad Enrico Forti non si concedono che un paio di puntate in qualche talk show?

Io non sono con i Marò perché le centinaia di migliaia di euro spese per permettere a due indagati di rientrare in Italia a votare, scortati e coccolati, le avrei spese molto più volentieri per concedere ai giovani italiani costretti ad emigrare ( per studio o per lavoro) di esercitare il loro diritto al voto, e magari rendere davvero questo Stato un posto migliore in cui ritornare.

Non sono d’accordo neanche con la buffonata del governo italiano di trattenere in patria i due imputati. Avrei preferito che si richiedesse con forza la fine del processo e non che si prendesse in giro una nazione, perché la vera vergogna sta nel comportamento dello Stato italiano, che ha pensato – anche per un sol secondo- di non riportare più in India i due Marò, – fregandosene oltretutto di quel povero ambasciatore a cui è stato vietato di lasciare il Paese-

Io non sono con i Marò perché mi viene la pelle d’oca al sol pensiero che togliere la vita umana ad un’altra persona, anche per errore, possa essere una cosa sulla quale sorvolare.

La nausea mi assale ancor di più quando in un TG nazionale passa una notizia che più o meno dice così: ” già archiviata la posizione dei francesi che uccisero altri due indiani, mentre i nostri marò restano in India”.

O un’altra che dice: “Il Paese in cui si commette uno stupro ogni -Tot- secondi ora punta i piedi sulla giustizia per i due (presunti) pescatori uccisi”.

Qui il commento è dovuto: in Italia una donna viene uccisa in media ogni due giorni… non siamo così “evoluti” come ci piace credere… e definire due pescatori -presunti- è una carognata indecente!

La vita di un italiano, di un francese, di un inglese, quanti indiani vale?

Questo pezzo non è assolutamente contro i militari o l’esercito, ma a favore di quella giustizia che sta alla base di ogni Paese civile. Chi commette un reato deve pagare, ancor di più se si parla di omicidio – colposo-.

Se provassimo a ribaltare la situazione, e quindi, se ad essere ucciso da un militare indiano fosse stato un pescatore italiano, scambiato per mafioso – a noi almeno i pirati mancano- sareste stati ancora così tanto clementi?

Era solo un pescatore… no?

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

2 pensieri riguardo “Siamo tutti marò (?) io non mi sento un marò!

  • Paolo Rubin

    Io non sono un Marò, non ho fatto il militare perchè ho beneficiato del congedo perchè sono diventato papà a 23 anni mentre studiavo all’università. Mi sto domandando se ha senso l’Italia. Un paese meraviglioso con una popolazione che di fronte a i casi d’ingiustizia invece di indignarsi e reagire si parla contro. I Marò, come Chicco Forti vanno difesi, sono cittadini Italiani vittime come tanti altri di malagiustizia. Essere cittadino di una nazione forte è una garanzia nel momento in cui si incappa in un incidente giudiziario e non solo all’estero. Non essere d’accordo su un principio assoluto, difendere i diritti dei nostri cittadini, perchè? Perchè senza un giusto processo sono già stati condannati da una ragazza di sinistra che posta su internet la sua sentenza per i Marò e l’assoluzione per Chicco Forti? Siamo veramente senza orgoglio ne dignità? Io sono orgoglioso della mia cittadinanza e fiero del mio paese nonostante ci siano giudici e giustizialisti che giudicano per ideologia non oggettivamente. Serve agire e reagire, siamo tutti Italiani, difendiamo chi ha avuto e sta ricevendo un trattamento ingiusto. Serve dignità prima di professare.

  • Paolo Rubin

    Io non sono un Marò, non ho fatto il militare perchè ho beneficiato del congedo perchè sono diventato papà a 23 anni mentre studiavo all’università. Mi sto domandando se ha senso l’Italia. Un paese meraviglioso con una popolazione che di fronte a i casi d’ingiustizia invece di indignarsi e reagire si parla contro. I Marò, come Chicco Forti vanno difesi, sono cittadini Italiani vittime come tanti altri di malagiustizia. Essere cittadino di una nazione forte è una garanzia nel momento in cui si incappa in un incidente giudiziario e non solo all’estero. Non essere d’accordo su un principio assoluto, difendere i diritti dei nostri cittadini, perchè? Perchè senza un giusto processo sono già stati condannati da una ragazza di sinistra che posta su internet la sua sentenza per i Marò e l’assoluzione per Chicco Forti? Siamo veramente senza orgoglio ne dignità? Io sono orgoglioso della mia cittadinanza e fiero del mio paese nonostante ci siano giudici e giustizialisti che giudicano per ideologia non oggettivamente. Serve agire e reagire, siamo tutti Italiani, difendiamo chi ha avuto e sta ricevendo un trattamento ingiusto. Serve dignità prima di professare.

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