PAS il male dei genitori cattivi. Conclusione
Questa mia ricerca è, chiaramente, una provocazione. Nulla è stato “inventato”, la provocazione sta proprio in questo, tutti gli strumenti per prevenire, trattare e punire la PAS esistono.
Abbiamo la possibilità di intervenire non appena il bambino dimostra i sintomi di una programmazione, possiamo leggere gli atteggiamenti dell’alienante in pochissimo tempo; qualora un bambino sia alienato lo possiamo trattare e riportare (non eliminare la programmazione ricevuta) ad elaborare la propria immagine, con i suoi strumenti, aiutandolo a formarsi e sviluppare le sue connessioni mentali, senza più obbligarlo ad immagini imposte (scenari a prestito).
Abbiamo la Costituzione Italiana, Codice Civile e Penale che puniscono chiunque faccia violenza su un bambino, chi non rispetta il diritto alla crescita e alla bigenitorialità. La mia domanda è, semplicemente, perché tutto questo viene permesso? Il rischio di “distruggere” un infanzia, programmare e condannare adulti (e bambini) al dolore cronico, consegnare la Società a pericoli (dal bullismo infantile alla delinquenza), complicare ulteriormente l’economia, (come se ve ne fosse bisogno) e rendere figli orfani di genitori vivi è, ormai palese, non un rischio ma un percorso che ci stiamo obbligando ad intraprendere.
Non è solo un dovere rispettare le leggi (umane e morali) ma un obbligo impedire un “massacro” di tali portate e impatto. Con le mie ricerche e le proposte in allegato possiamo rallentare i processi esistenti, modificarli (almeno recuperare il 90% dei casi) e impedire che la PAS sia la “nuova malattia”.
Genitori: unici responsabili. Io non voglio avere sulla coscienza milioni di bambini.
Grazie Luca.
Grazie Luca.
Una ricerca apprezzabile che contribuisce a rendere nota e riconosciuta la problematica.
Ringrazio l’autrice per questo lavoro.
Una ricerca apprezzabile che contribuisce a rendere nota e riconosciuta la problematica.
Ringrazio l’autrice per questo lavoro.