14) Pas e la risposta del tessuto nervoso. Le memorie
2.3 Risposta del tessuto nervoso (di Daniele Ugolini )
Ogni memoria è sostanzialmente un evento che viene registrato (archiviato) a livello chimico: le memorie si differenziano per tipologia e localizzazione di archiviazione. Memorie emozionali e memorie cronologiche sono registrate infatti in aree corticali differenti, diversamente organizzate e distinte tra loro. Tra la registrazione emozionale e la registrazione cronologica intercorre un breve lasso di tempo, vale a dire che può sussistere il caso, apparentemente paradossale, in cui il soggetto ha effettuato la registrazione emozionale dell’evento stesso, ma non quella cronologica: in tal modo ne consegue l’assenza del meccanismo cosciente dell’evento. Questo vale ovviamente anche per gli eventi traumatici.
Sappiamo altresì che un evento che si associa ad uno stimolo nocicettivo (es.: dolore) genera, all’interno delle strutture cellulari predisposte alla registrazione, la sintesi di una nuova proteina (Brunelli M., Kandell E.R.): questa proteina a sua volta induce una modifica non ereditabile che resterà scritta nel patrimonio genetico cellulare fino a quando quell’individuo avrà vita. Le variazioni metaboliche così indotte dalle registrazioni degli eventi inducono modifiche sostanziali nella disponibilità e nell’utilizzo di sostanze (ioni) disperse nella matrice extracellulare: l’effetto è la minore o assente risposta a stimoli ‘normali’ di alcune aree corticali. Le aree corticali interessate possono svolgere a loro volta un’azione eccitatoria o inibitoria su alcune funzioni: neconsegue che l’elemento finale potrà essere a sua volta eccitatorio o inibitorio, come a dire una esaltazione o una inibizione di quella che dovrebbe essere la ‘normale’ risposta del tessuto, dell’organo o della funzione.
Le funzioni finali sono le risposte che ci dovrebbero rendere coerenti con l’ambiente circostante: in sintesi sono risposte di tipo muscolare. Quindi l’alterazione della risposta può coinvolgere la percezione dell’ambiente, l’elaborazione dell’informazione, l’interazione interno-esterno, il sistema esocrino-esocrino, il sistema posturale (l’armonia muscolare), il rapporto totale con il mondo.
Le modifiche più importanti avvengono nella sfera sensorio-percettiva che si costituisce nei primi 7 anni di vita: le influenze degli eventi guideranno la struttura modellandola, tanto che essa ne recherà l’impronta nella vita adulta (Lowen A.). Gli eventi successivi non potranno che apportare ulteriori stratificazioni, sfumature meno visibili a livello della struttura ormai fissata, ma ancora efficaci sia in positivo che in negativo come condizionamento sulla funzione. Il rapporto funzione-struttura è gestito infatti da quella che Lowen stesso ha definito ‘barriera muscolare’, un filtro che protegge bidirezionalmente: in direzione centripeta tutela gli strati profondi della psiche dagli attacchi esterni; in direzione centrifuga frena le pulsioni profonde.
Come a dire che in ogni istante noi siamo il prodotto finale di quanto abbiamo vissuto.
Nulla insomma è casuale.