Cronaca

12) PAS e violenza psicologica. Altri effetti

La violenza psicologica va intesa come tutto ciò che è pressione sulla personalità, emotività ed equilibrio del fanciullo. Tutto quello che può alterare la crescita e il giusto sviluppo delle predisposizioni. Il diritto del bambino non è solo esprimere le proprie emozioni ma viverle in modo genuino, non alterato e “programmato”, deve essere spontaneo, triste, felice, avere paura, crescere, scoprire, valutare. I genitori hanno diritto e dovere di accudire, mantenere, educare e lasciare sviluppare il figlio, consegnargli le indicazioni necessarie per comprendere la differenza tra giusto e sbagliato, non obbligarlo a vedere quel che loro desiderano; in pratica tutelare la sua crescita, gli aspetti più deboli della sua personalità emotiva.

La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo in sostanza dichiara:

1. Il bambino deve essere messo in grado di svilupparsi normalmente, materialmente e spiritualmente.

2. Il bambino che ha fame deve essere nutrito; il bambino malato deve essere curato; il bambino tardivo deve essere stimolato; il fanciullo fuorviato deve essere recuperato; l’orfano e l’abbandonato devono essere raccolti e soccorsi.

3. Il bambino deve essere il primo a ricevere soccorso in caso di necessità.

4. Il bambino deve essere messo in grado di guadagnare la sua vita e deve essere protetto da ogni sfruttamento.

5. Il bambino deve essere allevato nel sentimento che le sue migliori qualità dovranno essere poste al servizio dei suoi fratelli.

6. Il bambino ha diritto ad un’istruzione.

L’articolo 30 della C.I. Cita

“È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”

l’articolo 147 Codice Civile aggiunge che i genitori devono tener conto, nel processo educativo, “delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli”, l’articolo 155 del Codice civile” Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”; inoltre il 572 del Codice Penale “Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli.

“Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, maltratta una persona della famiglia, o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da quattro a otto anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a venti anni”.

Se non esercitano il loro ruolo genitoriale (permettendo la bigenitorialità) queste madri devono rispettare le leggi della Costituzione e del Codice Civile e Penale! Come vengono inattesi l’Art. 30 C.I. Il 147 C.C., il 155 del C.C. È stato già ampiamente dimostrato; anche il 572 del Codice Penale naturalmente, possiamo parlare di maltrattamenti, ma evidentemente, anche di lesioni. Trovo ignobile che ancora oggi non vi sia del personale specializzato in questa materia 15Ci sono moltissime forme di disturbi psicosomatici di facile individuazione (molti anche tramite un semplice test di Rorschach16), che affliggono il bambino vittima di PAS (violenza psicologica) e il genitore alienante (dal narcisismo al disturbo di personalità ecc ecc) questi i disturbi/sindromi che maggiormente ho riscontrato nella mia esperienza:

altri effetti

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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