5) Effetti della PAS
Effetti della PAS: La campagna di denigrazione.
Sminuendo e canzonando il genitore alienato si insegna al bambino a non avere rispetto per le autorità. Il genitore è per sua natura l’autorità massima agli occhi del bambino; l’esempio e la guida. Di rimando, il genitore alienante, diviene il potere assoluto e supremo, questo è sì una guida ma traviata e traviante; l’esempio e la guida dimostrano al bambino che è possibile trasgredire l’autorità e che si è e dimostra d’essere superiori.
Questo processo è basato sulle menzogne e sul fascino seduttivo del genitore alienante (sedurre dal latino seducere: ossia sviare).
Nel contempo si crea un morboso legame col genitore alienante, il bambino non è più in grado di formulare un suo giudizio e pensiero senza la strumentalizzazione dell’alienante.
Nel 90% dei casi l’alienante è la madre; questo costituisce un maggior pericolo per il bambino che per natura lega ad essa la concezione di giusto o sbagliato non ché di vita e nutrimento
La razionalizzazione debole
Il bambino è convinto che il genitore alienato sia sbagliato, cattivo; è lo stesso alienante che lo convince, gli riporta esempi e dimostrazioni (per lo più fasulle), si fa vedere triste, piange davanti a lui e per ogni cosa il colpevole è l’alienato (non posso comprarti le scarpe nuove perché tuo padre non mi da i soldi per mantenerti. Sono costretta a fare il doppio turno al lavoro e lasciarti dalla baby sitter per colpa di tuo padre…) quindi il bambino considera colpevole l’alienato per ogni sua carenza: materiale o affettiva: Se la mamma è triste e non pensa a me è tutta colpa di papà.
Il bambino ne è quindi oltremodo convinto, ma non consapevole, le sue tesi, accuse e convinzioni sono basate solo sul pensiero dell’alienante e quindi deboli.
La mancanza di ambivalenza
Tutte le negatività della vita del bambino e dell’alienante, ma anche della sua famiglia (vedi ottavo sintomo) sono assolutamente in capo all’alienato. Ogni positività è merito dell’alienante. La mancanza di ambivalenza porterà il bambino ad essere un adulto non in grado di valutare il giusto e sbagliato.
Il fenomeno del pensatore indipendente
Inculcare nella testa del bambino che è lui e solo lui l’autore dei pensieri contro l’alienato è parte integrante della programmazione. In questo modo l’alienante avrò sempre dalla sua parte il bambino, che lo difenderà in ogni occasione, dimostrando quindi sia di essere intelligente e superiore ad ogni condizionamento, sia che l’alienato stesso, rivendicando i pensieri all’alienante, lo consideri stupido e malleabile.