LID diritto di famiglia equiparazione dei figli trasmissione Radicale
Si è tenuta martedì 19 marzo, a cura di Diego Sabatinelli, la trasmissione promossa dalla Lega Italiana per il Divorzio Breve – LID – su Radio Radicale per dare spazio ai temi del diritto di famiglia.
Sabatinelli segue i risvolti dell’approvazione della legge sull’equiparazione tra figli legittimi e figli naturali, prendendo spunto dal convegno del centro studi e ricerche del diritto della famiglia e dei minori, tenutosi in mattinata a Roma. Il convegno ha affrontato il tema dell’equiparazione dei figli legittimi e dei figli naturali dal punto di vista dell’operatore giuridico, possibili linee guida da seguire sulla proposta diventata legge il 27 novembre 2012, agli sgoccioli della passata legislatura.
Tuttavia la nuova legge pone non poche criticità nell’attuazione giuridica e Sabatinelli ne parla in collegamento telefonico con il promotore del convegno Matteo Santini, direttore scientifico del centro studi e ricerche del diritto della famiglia e dei minori.
Ricordiamo che, partendo dall’assunto che i figli sono tutti uguali con la conseguente abolizione delle due categorie che creavano la discriminazione tra i figli nati fuori o dentro il matrimonio, c’è stato l’ulteriore sforzo, con le modifiche approvate dal Senato, di eliminare il dualismo anche dal punto di vista processuale per dare coerenza sistematica alla riforma. Era d’altronde assurdo che i casi dei figli legittimi fossero giudicati dal tribunale ordinario ed i casi dei figli naturali dal tribunale dei minori, così la competenza su tutta la materia della filiazione è passata al tribunale ordinario, ad eccezione dei procedimenti di abusi di potestà ed adozioni che sono rimasti sotto la competenza dei tribunali dei minori. Tuttavia, spiega Santini, ci sono delle incongruenze che rischiano di vanificare lo spirito della legge: il solo fatto che, pur facendo capo ad un unico tribunale, la procedura continuerà ad essere diversa, vale a dire procedura ordinaria per i figli nati all’interno del matrimonio, e procedura camerale, cioè più veloce ma meno garantista per la mancanza del contraddittorio, per i figli fuori dal matrimonio, rende incompiuta la riforma.
Oltretutto Santini riconosce come si moltiplicheranno i casi davanti al tribunale ordinario che accoglierà tutta una nuova serie di procedimenti legati alle richieste di affidamento e di diritto di visita dei figli delle coppie di fatto, con un nuovo ed ulteriore intoppo per la giustizia e con attese più lunghe e rinvii più lenti per atti riguardanti, ad esempio, la separazione ed il divorzio. Sabatinelli avanza inoltre qualche preoccupazione sull’impossibilità per i piccoli tribunali di attrezzarsi velocemente di fronte ad un nuova legge, sia dal punto di vista dell’organico, sia dal punto di vista della preparazione giuridica.
Sono solo alcuni dei motivi per i quali si discute da tempo della necessità di una riforma globale dell’intero ordinamento processuale riguardante la filiazione, attraverso la creazione di tribunali unici della famiglia. Tuttavia sarà compito del Parlamento, appena eletto, risolvere i problemi tecnici ed interpretativi della normativa, attraverso, ci auguriamo, adeguati decreti legislativi che scongiurino la possibilità che una vittoria di principi sulla carta si tramuti in un’ulteriore complicazione della materia
Nella seconda parte della trasmissione è intervenuto l’avvocato Carlo Ioppoli, seguirà articolo.