Cronaca

Facebook e le sue "facce"

facebook-bug-300x300Facebook e le sue “facce”, breve analisi di un fenomeno                                                                                                                                                                

Ce l’abbiamo sul computer o sul portatile, sicuramente sul tablet e, naturalmente non può mancare nel cellulare, oramai Facebook, fa parte della vita di molti, lo controlliamo per strada camminando, sull’autobus, è diventato quasi più funzionale del tele- fono. Possiamo scambiare messaggi, musica, immagini, possiamo andare a “spiare” nelle pagine di chiunque, basta saperne il nome e così ci facciamo un’idea, anche se generale della sua personalità, dei suoi gusti, alle volte dei suoi orientamenti politici e religiosi e così usciamo da casa in mutande proprio come nei Vestiti  nuovi dell’imperatore. Questo è il lato oscuro di Facebook che ne fa uno straordinario strumento di controllo tant’è vero che i recruiter, dopo il collquio preliminare con il candidato, controllano quasi sempre se ha una pagina sulla bacheca e si fa un’idea molto più dettagliata: se abbiamo scritto fesserie di alcun genere l’incauto sarà sicuramente penalizzato. Ma chi riesce a resistere a quella perversa tentazione di pubblicare la foto del suo cane o fare uno scherzo a un amico!? Inoltre è un formidabile strumento per conoscere gli orientamenti dei consumatori, se poi contiamo che sempre più pedofili e stupratori si sono messi sulla rete per compiere i propri crimini siamo davvero nell’oscurità e nessuno può dirsi al di fuori, tutti abbiamo figli, cugini o conosciamo persone fragili a cui teniamo. C’è l’altro aspetto però della faccenda, facebook è un favoloso strumento per scambiarsi in formazioni in tempo reale con tutto il mondo, viene usato da medici, fisici, matematici per fare ricerche in modo dinamico senza spostarsi dallo studio. Come sempre è  l’intelligenza che deve stare dietro la tastiera perché, come si dice, senza acqua si muore di sete, ma quando è troppa si annega  

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