L'ignorante, Analisi all'ignoranza
Tutti noi conosciamo almeno una persona ignorante. Ma analizziamo meglio l’ignoranza.
Ci viene subito in soccorso Socrate che dice: “L’ignoranza è l’origine di tutti i mali”. Va bene. Anche Confucio la pensa così: “L’ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle”.
Ma Ugo Ojetti.. “L’ignoranza è la palpebra dell’anima. Le cali, e puoi dormire e anche sognare”. Quasi più adatto al testo di una canzone questo pensiero di Ojetti. Ma quindi l’ignoranza aiuta a sognare? Fatemi capire.
Prendiamo Socrate, che con queste sue frasi così veloci da sembrare un politico di oggi, non si capisce mai da che parte sta. Con la frase sopra citata sembra condannare ampiamente l’ignoranza, anche se lui stesso sempre professò la propria ignoranza in contrapposizione a coloro che continuavano a sostenere di essere sapienti. “Io sono ignorante quindi so di non sapere”. Affermò che, essendo conscio della propria ignoranza, egli era più saggio di coloro che, essendo ignoranti, continuavano a professare la propria sapienza. Ma l’ignoranza è essere saggi? L’ignoranza non era “l’origine di tutti i mali”?
Rispondete: meglio colui che non sa ciò che sa o colui che sa di non sapere?
Bah, lasciamo Socrate ai suoi due piedi in una scarpa( o meglio sandalo considerando i suoi tempi ), ad ogni modo, cerchiamo di capirci di più vedendo come la religione intende l’ignoranza. Nel buddismo, l’ignoranza è un concetto fondamentale, è descritta come un velo, che induce alle passioni e aiuta le rinascite.
Perchè aggiungo, l’ignoranza implica un continuo processo di auto-inganno psicologico, non riconosce odio e cupidigia.
Sul dizionario, “ignorante” :
Colui che non ha sufficiente padronanza di una materia SIN. digiuno, profano
Colui che non conosce le regole della buona educazione e dunque si comporta scortesemente SIN. maleducato.
Quindi ignorante=maleducato. Lo sapevamo. Colui che non conosce.
Ma “ignorante” è un termine diffuso anche in altri ambiti, quello sportivo ad esempio, nel basket, il “tiro ignorante” è un tiro scagliato senza coordinazione in un momento di emergenza. Nel calcio “ignorante” può essere uno stop, o un tiro. Nel rugby il termine “ignorante” descrive il comportamento, solito degli avanti, ossia la mischia, che non passano il pallone ma cercano di avanzare sfondando la difesa. Nel motociclismo invece per moto ignorante si intende un mezzo che va guidato usando una certa forza e dotato di un motore dall’erogazione molto sporca, che richiede parecchia sensibilità nel polso destro. Generalmente tali moto sono quelle che soddisfano i piloti più esigenti.
Ignorante è diventato anche un aggettivo dialettale romano, ad esempio è molto diffuso il termine utilizzato come sinonimo di “grezzo”, “rustico”, così facendo davvero qualsiasi cosa può diventare “ignorante”; un semaforo che non diventa mai verde, diventa “un semaforo ignorante”, una strada piena di buca, “una strada ignorante”, una camicia particolare, “una camicia ignorante”, e così via.
Ma tornando al significato più serio del termine, mi piace citare Publio Terenzio Afro che disse “O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui”. Quanto di più vero!
Allora aggiungiamoci anche coloro che giudicano senza conoscere, (ovviamente il loro giudizio è sempre negativo) o coloro, forse ancora più deplorevoli, che fingono di essere ignoranti, un paradosso di cui ne è piena la nostra televisione.
Concludo ricordando amaramente che purtroppo ci sarà sempre un ignorante che stimerà un altro ignorante perchè più intelligente di lui.