Cronaca

Presentazione del libro di Chiara Lalli : "A. La verità, vi prego, sull'aborto".

Presentazione Libro Chiara LalliLa presentazione del libro di Chiara Lalli “A. La verità, vi prego, sull’aborto”, tenutasi ieri a Roma a via dei Prefetti è stata molto accesa, vuoi perché il tema, anche se non dovrebbe essere così, è ancora uno di quei tabù difficili da estirpare e a quanto pare esiste ancora tra gli esseri umani un grave problema di comunicazione e di comprensione delle idee altrui.

Oltre all’autrice era presente anche Antonio Pascale il quale per iniziare ha elogiato il lavoro di Chiara Lalli definendola un’autrice che usa la logica nella sua vita e nel suo lavoro per riuscire a districarsi nelle questioni fallaci e spinose come appunto quella dell’aborto – Chiara è una narratrice, i suoi sono saggi narrativi, parte dalle storie e definisce argomentando la sua linea tematica . Il libro parte dall’affermazione del dramma legata alla parola “Aborto”, da lì l’A maiuscola del titolo, dramma e aborto sono sempre legati quando si affronta l’argomento, ma la domanda è se questo connubio sia davvero esistente, sempre, se ogni donna che decide di abortire subisce davvero un dramma psicologico e fisico, la cosiddetta sindrome post-abortiva. Il dramma più che della donna che decide di interrompere la gravidanza sembra riflettersi e nascere nella società che rimane ancora sgomenta quando si trova di fronte alla questione, in un paese come l’Italia ancorata ancora a retaggi culturali troppo cristiani, un paese che forse non sa nemmeno l’esistenza della legge 194/78, la quale prevede l’interruzione volontaria di gravidanza. Il problema è proiettato poi in un sistema sanitario, quello Italiano, il quale, come la stessa Chiara afferma, la maggior parte delle volte non è nemmeno dotato di un centro apposito alle interruzioni di gravidanza, alcuni ospedali ne sono sprovvisti.

Il libro, come dicevo, si snoda attraverso le storie di donne legate all’aborto, come quella di Ronda, che Chiara Lalli ha scovato nelle pagine del New York Times, una storia triste e drammatica che ha portato questa donna, con un passato pieno di abusi e violenze, a concepire l’aborto come qualcosa d’insano e da escludere attraverso una forte lotta per renderlo illegale, ma l’illegalità, secondo l’autrice del libro porterebbe solo il silenzio su un argomento circondando già da troppe poche parole.

Il punto della questione è “la scelta”, la possibilità di scegliere se farlo o no, anche se a volte, afferma Chiara Lalli: “ Una madre che abortisce, sporcandosi le mani, a volte è più morale rispetto a una madre che decide di non farlo”.

2 pensieri riguardo “Presentazione del libro di Chiara Lalli : "A. La verità, vi prego, sull'aborto".

  • peccato che il libro non dica niente di più di quel che si sa, che non pubblichi neanche una foto con bimbi e bimbe abortiti. peccato. perché non si può capire senza vedere, ma, se si vede, si capisce che cosa è davvero morale, cioè se coccolare il proprio bimbo o la propria bimba sia meno morale che buttarlo nei sacchi neri dell’immondizia

  • peccato che il libro non dica niente di più di quel che si sa, che non pubblichi neanche una foto con bimbi e bimbe abortiti. peccato. perché non si può capire senza vedere, ma, se si vede, si capisce che cosa è davvero morale, cioè se coccolare il proprio bimbo o la propria bimba sia meno morale che buttarlo nei sacchi neri dell’immondizia

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