12 Marzo 2013: Il conclave annega in un fiume di Porpora.
Martedì 12 marzo 2013, inizio del Conclave, 115 Cardinali lentamente si avviano verso la Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa, il sostituto del ribelle Benedetto XVI. Io sono atea, convinta, ed ero lì.
Quanto non credi a quelle solenni parole che aleggiano nell’aria così come il fatidico fumo che costringe tutti ad alzare gli occhi al cielo, essere tra la folla (poca folla), ti spinge a riflettere sul perché di tanto ardore, ti tanto amore azzarderei. Esclusi i giornalisti che sostano a san Pietro per ragioni discutibili e quasi sicuramente solo lavorative, i fedeli sfidano la pioggia per quale motivo? Perché restano lì ad ascoltare il giuramento di 115 Cardinali che a ripetizione promettono fedeltà a qualcosa che giorno dopo giorno a me sembra sempre più utopico?
Tante domande che svaniscono di fronte alla bellezza dell’Arte che circonda il colonnato e la Basilica, la sua Storia, i passi che hanno calpestato i san pietrini della Piazza ti spingono ad entrare in una macchina del tempo e quando ritorni alla realtà pensi che è sempre stato così, la Chiesa è e sarà sempre il fulcro di qualcosa che sa di fantastico ma come tale necessario per sopravvivere nella realtà.
Nell’attesa, madre natura, si scaglia contro gli esseri umani quasi a volere entrare nella loro testa e confessare l’assurdità di tutto quello che vede, l’acqua diventa un fiume mentre i Cardinali entrano nella cappella Sistina sussurrando chissà quale omelia latina, vestiti di color Porpora, chiudono le porte perché nessun uomo deve assistere alla sacra elezione, scusate ma il sorrisino è d’obbligo.
L’uomo non può assistere? Ecco che allora si iniziano ad insinuare nella mia testa idee strane sulla vera natura dei Cardinali, quella divina non mi sfiora minimamente, penso siano Alieni, in effetti guardando lo sfarzo in cui vivono solo qualcuno dotato di un’intelligenza superiore può creare tutto quello, Bernini e Michelangelo, anche loro provenivano da un altro pianeta, poi quel modo strano di vestire, di parlare, di muovere le mani, per non parlare del controllo quasi maniacale per la loro sicurezza, hanno troppa paura di essere scoperti. Noi umani, esseri inferiori cosa possiamo mai capire.
Mentre divago sulla natura aliena dei Cardinali, alzo gli occhi al cielo e vedo i mille giornalisti arrampicati sulla città che si sfidano a colpi di obiettivi, per cercare di portare a casa la ripresa migliore o la foto migliore, io invece penso che ognuno di loro, di noi, aveva sperato in qualche scoop, la caduta in diretta di un cardinale, qualche pazzo che urlava blasfemie, o che magari il Papa fosse femmina. Una Papessa, la vera svolta del nuovo millennio, altro che le dimissioni di Benni, è proprio questa incapacità di osare, della Chiesa, che non sopporto, il coraggio di andare contro la storia, contro le bugie millenarie e dire: “ Sì, quello che vi abbiamo fatto credere fino ad oggi è tutto falso, da oggi in poi ci impegneremo a rispettare i veri valori di Cristo, da oggi anche voi uomini assisterete al conclave”.
Dobbiamo capire che: “Noi siamo i padroni, siamo gli schiavi … siamo ovunque e da nessuna parte … regniamo sui fiumi di porpora”, non sono loro a regnare su di noi.