Ad esempio a me piace il sud
Provate a chiudere gli occhi, immaginate un paesino arroccato sul mare e stradine lastricate che come piccole braccia ne avvolgono ogni centimetro. Sempre tenendo gli occhi chiusi pensate di passeggiare tranquillamente tra queste viuzze con balconi in ferro battuto e pareti in pietra antica, e che tra una via ed un’altra spuntino alberelli tipici della macchia mediterranea.
Un raggio di sole vi colpisce in pieno il viso riscaldandolo dolcemente, mentre da lontano giunge il verso dei gabbiani ed il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli.
L’aria sa di buono, l’odore del sale marino arriva fino a voi ed il cielo è dello stesso blu utilizzato dai bambini nei disegni. Nessuno va di fretta, nessuno si affanna a tagliarvi la strada o a chiedervi permesso.
I bar sono pieni di gente, ci sono i vecchi seduti al tavolo impegnati in tornei di briscola o tressette, annaffiati con bicchieri di vino locale. Giovani appoggiati allo stipite della porta d’ingresso, adulti che invitano passanti a bere in loro compagnia, e persone che litigano alla cassa per chi deve pagare il conto. Il primo arrivato paga per tutti gli altri, e guai a fargli cambiare idea. Non c’è offesa più grande che rifiutare il caffè.
Ora fate finta che oggi sia domenica, una normale domenica mattina di marzo. E continuate la vostra passeggiata, togliendo il maglioncino e restando in maniche di camicia, perché ci sono almeno 18°C a farvi compagni. L’odore di soffritto, di cipolla locale e di olio d’oliva, il profumo di pomodori freschi, di pastella e di pane fatto in casa coccolano dolcemente il vostro naso. Il rumore di piatti, di padelle, di coperchi mossi e di donne che parlano tra di loro in una lingua antica, nella lingua dei marinai, è un dolce sottofondo al quale si aggiungono le Risate dei bambini che corrono tranquillamente avanti e indietro. Madri per nulla preoccupate urlano i loro nomi dalla finestra, come cinquant’anni fa, qui ancora si può giocare in mezzo alla strada e tornare tranquillamente a casa in tempo per lavarsi le mani e sedersi a tavola. Le anziane vicine controllano la situazione, con scialli neri sulle spalle ed un sorriso dipinto sul volto che racconta una vita intera. Hanno tutte la schiena piegata dal sole e dalla terra e tanta voglia di parlare, di raccontare. Con una luce che illumina lo sguardo ogni volta che un pensiero di gioventù si affaccia nella mente.
Vivere la domenica mattina da turista, in un paesino qualsiasi, di un punto qualsiasi del sud Italia, è triste. Ti fa sentire la mancanza di casa, perché ovunque si vede e si sente la voglia di famiglia.Gli anziani sono ancora considerati come un dono e non come un peso, le tavole sono addobbate da almeno 3 generazioni che discutono allegramente. Spesso e volentieri persiste la suddivisione arcaica con gli uomini -ed il vino- da una parte e donne con bambini dall’altra.
Al sud non esiste l’indifferenza, se la persona che hai di fronte sta male, ha bisogno di un aiuto, non si passa avanti come se niente fosse, nessuno è trasparente. Al sud non esiste il razzismo, perché troppe volte, ancora oggi, basta l’accento ad attaccare al dito la campanella da appestato. Chi non conosce il Sud può pensare che sia solo terra di disgrazia e disgraziati…
Chi almeno una volta lo ha realmente vissuto sa invece che questa è stata la terra prescelta dai Greci, amata dagli dei e difesa dai Briganti.
Il sud ti entra in circolo come il veleno della tarantola, inebria i sensi e ti fa soffrire quando sei costretto a stargli lontano per troppo tempo.
Ciao Marika,è stato emozionante leggere qnt hai scritto….per me ke sono del sud e ke sono “abituata” purtroppo a sentir parlare sempre male della mia terra…voglio dirti grazie…soprattutto xkè i tuoi pensieri, la tua opinione,sono la testimonianza che quanto si riporta su giornali e in tv non sempre corrisponde a verità e che,come è vero che al sud non esiste solo,camorra,corruzione e qnt’altro….è altrettanto vero che al nord ci sono persone che,come te, conoscono le tante bellezze della nostra terra….ancora grazie.
Ciao Marika,è stato emozionante leggere qnt hai scritto….per me ke sono del sud e ke sono “abituata” purtroppo a sentir parlare sempre male della mia terra…voglio dirti grazie…soprattutto xkè i tuoi pensieri, la tua opinione,sono la testimonianza che quanto si riporta su giornali e in tv non sempre corrisponde a verità e che,come è vero che al sud non esiste solo,camorra,corruzione e qnt’altro….è altrettanto vero che al nord ci sono persone che,come te, conoscono le tante bellezze della nostra terra….ancora grazie.
Bellissimo articolo, che fortifica la mia scelta di non aver “lasciato” la mia terra natia, la Calabria. Grazie!
Bellissimo articolo, che fortifica la mia scelta di non aver “lasciato” la mia terra natia, la Calabria. Grazie!
Ciao Marika, io ho 46 anni e sono Italiano, nato a Napoli da genitori Cilentani, vivo a Napoli da sempre ed è la città che amo ed in cui voglio vivere, ho ritrovato la mia infanzia e tutte le estati vissute nei paesi natii dei miei genitori, in ogni parola da te scritta, che Dio ti benedica!!!
Ciao Marika, io ho 46 anni e sono Italiano, nato a Napoli da genitori Cilentani, vivo a Napoli da sempre ed è la città che amo ed in cui voglio vivere, ho ritrovato la mia infanzia e tutte le estati vissute nei paesi natii dei miei genitori, in ogni parola da te scritta, che Dio ti benedica!!!