Cronaca

Immagina un futuro di fantascienza plausibile

Quando pensiamo al futuro ci proiettiamo in scenari fantascientifici che creiamo con la nostra immaginazione, svincolata per definizione da logica e leggi. Ma esiste chi vede gli anni a venire con rigore e con l’aiuto della scienza.

fanta

È il professor Michio Kaku l’uomo in questione che progetta un futuro di pianeti artificiali difesi da armamenti siti sulla fascia di Kuiper. Conosce bene la fantascienza, grande appassionato di Star Trek, ma soprattutto la scienza. Come docente di fisica teorica ha un approccio -particolarmente- realistico nel discutere di “science fiction”, cosa che può sembrare un paradosso.

La fantascienza, come dice il prefisso, è fuori dall’ordinario mentre la scienza origina dal reale.

Può quindi esistere una fantascienza plausibile? Sì, e questa è il futuro.

Pensateci un momento, i progressi della tecnologia sembrano miracoli quotidiani e ci sorprendono ogni giorno. Tornando indietro nel tempo e parlando ad una persona del sedicesimo secolo dell’uomo sulla luna avremmo raccontato un’ ottima storia che oggi definiremmo “fantascientifica”.

Il futuro quindi può essere immaginato o previsto, e a seconda di quale azione si scelga si è scrittori o scienziati.  Esempi dei primi ne abbiamo molti, adesso concentriamoci sui secondi. Nel nostro caso lo scienziato è anche scrittore, e molte idee di cui vi parlo vengono dal libro “ Fisica dell’ impossibile”di Michio Kaku.

È uso degli uomini di scienza formalizzare. Prima di tutto si classificano gli scenari a seconda del grado di possibilità della loro realizzazione. Quindi i viaggi interplanetari vengono definiti plausibili in un futuro prossimo, basti pensare al prossimo viaggio programmato, quello su Marte.

Eventi come il viaggio nel tempo invece sono possibili solamente in teoria perchè non solo manchiamo della tecnologia necessaria ma non sappiamo neanche quale essa sia. A differenza dei viaggi spaziali per i quali deve semplicemente essere implementata la tecnologia della “navicella”. Adesso vediamo se Star Wars e le sue spade laser sono plausibili.

Iniziamo a ragionare, le spade laser nell’  immaginario hanno una punta, una fine ma il laser non è altro che luce e questa è sempre continua, non si interrompe. Basti pensare a una torcia elettrica della quale non si vede la “punta” a mezz’ aria del fascio di luce. Perciò nel futuro le lame delle nostre spade non saranno fatte di laser ma di plasma confinato da potenti campi magnetici, tecnologia in sperimentazione per i motori spaziali.

E questo sarà valido per qualsiasi tipo di fantasia. È semplice, se all’ immaginazione si aggiunge la scienza si ottiene il futuro.

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