Cronaca

Musica da Camera. Sparita la polvere del passato

musica_classicaPer capire cos’è la musica da camera ho voluto darne una brevissima definizione, anche per riuscire ad inquadrare l’argomento che toccheremo in questo articolo. 

La musica da camera è un filone della musica classica nella quale il ruolo del singolo strumento è sempre individuale, nella musica da camera è molto difficile che due strumenti diversi suonino all’unisono. La denominazione musica da camera sta anche a significare che le sue composizioni sono solitamente scritte per un numero limitato di esecutori, sia strumentali che vocali, i quali variano da un numero di due fino ad arrivare a dieci elementi, all’interno di ogni denominazione la composizione strumentale varia con elementi ad archi e a fiati.

La musica da camera è una raffinata conversazione attraverso i suoni

La definizione di Goethe in questo caso rivolta al quartetto d’archi intende cogliere l’essenza di un genere assai diverso dalla sinfonia, dal concerto, dall’opera lirica, e pur raggiungendo talvolta la durata di una sinfonia, la dimensione espressiva della musica da camera è intima, la scrittura strumentale è molto minuziosa e complessa, ricca di sfumature e destinata a pochi ed attenti ascoltatori. Questo non significa che sia una musica destinata all’élites, ma per coglierne le meraviglie l’ascoltatore deve essere più concentrato e disponibile rispetto a musiche dove le emozioni vengono provocate con mezzi più invadenti, certo che la concentrazione e la disponibilità sono spesso disturbate dal rumore esterno e dalla frenesia delle nostre giornate.

Le persone che si sono interessate fino ad oggi a questa arte erano per la stragrande maggioranza prossime alla pensione, ma negli ultimi decenni questo quadro è cambiato, ora se ne parla in luoghi che contano, dove si ostenta persino la convinzione che questa musica sia divenuta la musica emergente; difatti Reggio Emilia ha dimostrato in modo esemplare l’eloquenza e il trascinamento con cui si può vivere il quartetto.

Esiste l’idea che la musica da camera sia solo pane per musicisti mediocri e non molto dotati, ma in realtà esistono eccellenti solisti che, in un processo di molti anni, si sono fusi in unisono. Una raffinata omogeneità è oggi ovvia come la cura analitica con cui le partiture vengono studiate e illuminate, interpretazioni non studiate o poco pensate, o persino superficiali, sono eccezioni assolute, e anche un eccessivo trasporto è raro, quasi tutti gli Ensemble si dedicano alla musica da camera con la massima serietà e raggiungono molto presto una maturità artistica stupefacente. Sebbene le scuole ed i limiti tramandati perdano importanza nel mondo globalizzato, è interessante notare che si riconoscono ancora alcune singole caratteristiche regionali.

L’eccellente livello di molti talenti porta, però, ad un enorme addensamento di Ensemble  mentre ogni anno si affacciano sul mercato nuovi interpreti di primo rango, e la possibilità di suonare musica da camera diminuisce a seguito anche della crisi economica. L’aria diventa sempre più rarefatta e la pressione aumenta, ciò che è difficile per gli interpreti offre all’ascoltatore un’eccellenza che non è verosimilmente mai stata così presente come ora, certo che per il futuro dei quartetti d’arco non dobbiamo preoccuparci, in quanto la polvere del passato è sparita.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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