Avvocati in arresto perché in difesa dei diritti dell'uomo. Turchia
Di seguito una circolare diffusa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna a firma del Presidente Avv. Callegaro. Tale nota è stata inoltrata dall’avvocato Katia Lanosa (Tesoriere nazionale dell’AMI) e diffusa dal sito AMI.
SenzaBarcode resta in attesa di nuove informazioni per divulgarle quanto prima.
Cari Colleghi, un nostro Collega e membro del Direttivo dell’Union Internationale des Avocats con l’incarico specifico di addetto alla “Défense de la Défense”, ci ha informato della grave situazione che si è venuta a creare in Turchia.
Nel corso delle ultime settimane molti nostri Colleghi sono stati arrestati e fra gli altri l’avv. Bolac il quale era stato incaricato dal locale Consiglio dell’Ordine di assistere alle perquisizioni degli studi dei Colleghi arrestati. Il 18 gennaio u.s. alle 4 del mattino gli arresti sono stati effettuati a Instanbul, Izmit, Ankara e altre importanti città del paese. Ciò è avvenuto nel quadro di una operazione contro l’Associazione dei giuristi progressisti che erano stati incaricati della difesa dei membri di un Fronte rivoluzionario di liberazione del popolo. Tale grave attacco ai diritti della difesa ha fatto insorgere diverse associazioni a tutela dei diritti umani fra cui anche l’Union Internationale des Avocats. Questa ultima associazione ha anche chiesto il sostegno dei vari Ordini locali per meglio far conoscere quanto sta succedendo in Turchia, paese non lontano da noi e che, più volte, ha chiesto di entrare a far parte dell’UE.
Il Consiglio dell’Ordine di Bologna ha aderito a tale invito e sono allo studio le modalità più opportune di intervento
Cordiali saluti
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna
Il Presidente
Avv. Sandro Callegaro Circ. Pres. n. 7/2013