Vince Berlusconi, e si diverte!
Cosa vogliono i tre vincitori-perdenti di queste elezioni? Grillo tornare il prima possibile alle urne per incrementare la percentuale. Bersani governare a tutti i costi altrimenti è finito. Berlusconi fare da stampella a questa sinistrata sinistra per farla campicchiare a ribasso per un anno, un anno e mezzo, e poi farla franare rovinosamente e prendersi la maggioranza come fece con il Governo Prodi.
In questo quadro il coltello dalla parte del manico lo ha Berlusconi, tant’è che dichiara quasi subito: “No voto, riflessione con il Pd“. Chiaro indirizzo ai suoi: le urne subito sarebbero un disastro sia per il PD che per il PDL favorendo Grillo; obiettivo è quello di far governare Bersani con la stampella di Berlusconi, al netto degli strappi di SeL, già ammiccante con Grillo, e le tensioni con la sponda Monti.
Tenere in piedi questa maggioranza traballante significa ipotecare tra un anno e mezzo, al massimo, il voto, quando l’incapacità dei grillini – per mancanza dei numeri quanto meno – sarà evidente e l’effetto tsunami sarà finito; quando le turbolenze dei mercati avranno reso servizio all’uomo della provvidenza.
Prepariamoci ad una elezione del Presidente della Repubblica dominata dai diktat di Silvio, da una totale paralisi in tema di riforma della legge elettorale, se non per quello che riguarda il premio di maggioranza, e dalla fine di questo PD per come lo abbiamo conosciuto: erede di quello veltroniano, mette in casa il nemico SeL al posto di Di Pietro, qualche seggio promesso ai socialisti, con Veltroni erano i radicali, e la gioiosa macchina ha franato un’altra volta, senza che nessun Renzi possa prenderne le redini. Fondamenta marce non si puntellano con una imbiancata alle pareti.
