Cronaca

Il conclave ai tempi di Vatileaks

Siamo all’alba del terzo mese dell’anno e già le carte si sono cambiate e scambiate, i colpi di scena e i fulmini, si sono intrecciati con Mps – nella fantapolitica – ancora si parla, doverosamente, di Vatileaks e le elezioni fanno GossipPolitic e di strani risultati – attendendo i seggi.

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Ma non è possibile raccogliere frutti se non si son gettati semi, quindi non si può evitare un accenno riassuntivo su Vatileaks. Il termine viene coniato “dall’interno” da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Vatileaks è uno scandalo,  lo si può immaginare come un plico di documenti, oppure come casse di plichi: non centra nulla, se non in fantapolitica, ma mi fa tornare in mente Dossier Mitrokhin, nel mio prossimo articolo.

In concreto, nei primi mesi del 2012 lo scandalo che poi venne, appunto, ribattezzato Vatileaks, scoppia portando alla luce una fuga di documenti segreti del Vaticano: Rapporti, interni ed esterni, della Santa Sede, antiriciclaggio e gestione finanziaria dello Stato. Addirittura a marzo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti inserisce, per la prima volta nella storia, lo Stato della Città del Vaticano, tra i Paesi monitorati per il rischio riciclaggio. Tra i “pezzi forti” c’è un presunto documento dove si alludeva ad un complotto per la morte di Papa Benedetto XVI, per favorire la salita alla “finestra” di San Pietro del  Cardinale Angelo Scola.  Il 25 maggio 2012, Padre Federico Lombardi annuncia che un uomo, in seguito si scoprirà essere Paolo Gabriele Aiutante di camera di Sua Santità, è stato fermato dalla Gendarmeria Vaticana;  stava rubando dei Carteggi privati del Papa; viene poi arrestato con l’accusa di furto aggravato, rinviato a giudizio ad agosto insieme all’imputato Claudio Sciarpelletti, dipendente della Segreteria di Stato.  Il 22 dicembre dello stesso 2012, Paolo Gabriele, nelle carceri vaticane, riceve la visita di Benedetto XVI che gli concesse la grazia del perdono. Sciarpelletti viene condannato a 4 mesi, ridotti a 2. La pena è stata sospesa per 5 anni.  Ma Padre lombardi informerà che la pena è stata condonata. Questo, a grandi linee, il passaggio di Vatileaks nel 2012.

VatileaksA febbraio 2013, esattamente 13 giorni prima delle elezioni ecco il nuovo putiferio: Papa Benedetto XVI si dimette. Il suo pontificato terminerà il 28 febbraio 2013, tre giorni prima riceve Napolitiano, Capo di Stato come lui, come lui si avvia alla chiusura del suo “periodo”, a maggio, ma è una delle cose, tante, che li accomunano. Quindi è tempo di conclave e qui da Roma si sente fortemente. Siamo però abituati ad attendere le fumate con gli occhi pieni delle immagini del funerale del precedente Papa. Joseph Aloisius Ratzinger, per quanto si senta stanco è lucido, vivo e vegeto; specialmente chiaro: “solo il prossimo Papa leggerà il dossier Vatileaks!” e ne ha facoltà! Lo ha dichiarato oggi, 25/02/2013 a soli tre giorni dall’addio alle stanze papali, ringraziando i tre super Cardinali Julián Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi, che hanno redatto il documento e indagato sul caso Vatileaks. Subito dopo ,il Papa, ha emanando il Motu Proprio, ossia le “modifiche” che introducono l’imminente conclave.

“viene concessa ai cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del conclave se sono presenti tutti i cardinali come pure resta la facoltà di prolungare fino a venti giorni”

Non basta, il cardinale O’Brien segue l’esempio del Papa e si dimette, le sue ragioni sono diverse: accusato di atteggiamenti inappropriati. O’Brien era il più alto prelato cattolico nel Regno Unito, naturalmente atteso al conclave.

Le ipotesi, oltre la fantapolitica e la fantascienza, sono tante, troppe anche per essere prese in considerazione, nel contempo non si può negare il mistero che regna sul Cupolone, anche sotto, nei labirinti, negli archivi, nelle banche, nei monti ecc ecc.

A marzo avremo il Conclave. Quando? Come? Quante fumate? SenzaBarcode e il suo Speciale Papa non si faranno sfuggire neanche un camino.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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