GossiPolitic: la farsa italiana è di scena
Giorni di elezioni. Finalmente. Eppure…
Ieri la notizia che più interessava l’Italia, la notizia che, almeno durante le prime ore del mattino, era in tutte le prime pagine, la notizia più dibattuta, la notizia, sì, di cui tutti parlavano era la neve. Quello stranissimo agente atmosferico che si ha quando la temperatura tocca gli 0°C. Un evento assai inusuale d’inverno. L’Italia era paralizzata dalla neve, era disperata per la neve, si chiedeva se con la neve si potesse andare a votare. Secondo la mia modesta opinione i due fatti non sono in contraddizione; con la neve ci rechiamo in ufficio, con la neve ci rechiamo alle urne. Dovrebbe essere semplice. A Bologna è stato istituito un servizio speciale di spalatori, attivi da Sabato, per mantenere le strade libere; una bella iniziativa, ero convinta che, per garantire ai cittadini il loro primario diritto, fosse scontata; evidentemente mi sbagliavo. Ben più rammarico invece per il volo Palermo-Bologna cancellato, e, anche in questo caso, dubito che non si sarebbe potuto fare niente per i passeggeri. Almeno per quelli che stavano andando a compiere i propri doveri civici.
Mentre l’Italia si dibatteva in questa grande crisi meteorologica -strano, quando ci sono davvero le emergenze meteorologiche nessuno si muove mai- ho letto la stampa straniera, le nostre elezioni erano, ovunque, in prima pagina. Il tragico ritorno del Cavaliere. Il preoccupante populismo di Grillo. L’anti-carisma di Bersani. L’austerità di Monti. La fotografia di un Paese in crisi, schiavo del malcontento e della delusione, che da mesi si dibatte in una morsa letale.
La neve, le opinione dell’Europa, cos’altro poi? Già, il gossip. Ecco il terzo importante elemento di questa giornata elettorale. Senza gossip, l’Italia non va da nessuna parte. Come c’è chi va alla Messa della Domenica per vedere i vestiti dei compaesani c’è chi segue le elezioni per fare un po’ di gossip. Giusto. Durante la campagna elettorale vi abbiamo guidato con il nostro Speciale Elezioni, ieri vi abbiamo velocemente informato, nel nostro resoconto serale firmato Sheyla Bobba, delle tappe salienti della giornata, oggi GossiPolitic prosegue, la farsa italiana è in scena.
Un elemento, in primis, mi ha colpito. Su tutti i canali di informazione si indicava quando tutti i leader politici avrebbero votato, l’ora esatta in cui si sarebbero recati alle urne. I lor signori temevano che qualche giornalista fosse disattento proprio in quel momento? Solo di Grillo non circolavano notizie certe, per fare il dissidente bisogna farlo in toto. La parata, perché solo parata è il termine che si addice, è iniziata poco dopo le dieci con il voto di Monti. Non esattamente di Monti, ma di Monti con la moglie Elsa, la figlia e le nipotine. Poi è seguita la visita all’acquario e poi la Messa Domenicale. Non è mancato il tweet, il voto è l’essenza dell democrazia. Sketch perfetto, cala il sipario.
Anche Napolitano e Bersani hanno puntato sul voto “familiare”, recandosi alle urne l’uno con la moglie e l’altro con la moglie e le figlie. Poche parole per entrambi. Napolitano non invita gli italiani al voto perché non c’è bisogno, è implicito nella costituzione. Bella frase, purtroppo molte cose implicite nella costituzione non sono così ovvie. Bersani osservava che la neve non è un deterrente per non votare, ma forse nel nostro Paese non è così ovvio.
Per Maroni niente famiglia, giunge alle urne con un uomo della scorta; ognuno da di sé l’immagine che vuole. Arriva a piedi e se ne va in auto. Se ne deduce che tale logistica era programmata, -la sua auto in qualche modo doveva essere stata portata là, giusto?- la logica della parata, nulla viene lasciato al caso.
Attesissimo Berlusconi, anche dalle Femen -attiviste di cui abbiamo largamente parlato- a seno nudo, che lo hanno accolto al grido di Basta Berlusconi. Anche all’interno del seggio qualche problemuccio per il Cavaliere, una ragazza tra gli scrutinatori non l’ha considerato molto, diciamo che lo ha ignorato totalmente, e lui si è sentito moralmente in obbligo di invitarla a sorridere. La ragazza si è sentita invece moralmente in dovere di rimanere impassibile. Contestazioni anche per Francesca Pascale, sua nuova fidanzata, al seggio di Napoli dove votava. Con lei il padre, una guardia del corpo e il cagnolino in borsetta, come d’obbligo.
Non solo gossip, ma anche brogli, insinuazioni e polemiche. Forse era meglio il gossip. Ad Anzio una presidentessa di seggio è stata trovata a trafugare due schede in bianco, a Grosseto il MoVimento 5 Stelle ha chiesto il cambio di tutte le matite, ad Ercolano 800 schede elettorali sono sparite, mentre in Sardegna alcuni operatori CSL e CESIL hanno bruciato delle schede davanti al Palazzo della Regione. Attualmente le percentuali dei votanti sono in calo rispetto agli anni precedenti, ma, in Italia, chi parla lo si trova sempre.