Politica

Libera dignità radicale

b145Faccio quello che non si dovrebbe fare, lo faccio e mi disinteresso. Scrivo un messaggio, una missiva personale. Una dichiarazione di voto, d’intenti e di dignità, il tutto anticipato da legittima domanda: Radicali, ma dove siete?

Intendo voi gente che ha fatto dell’antiproibizionismo un motivo di vita, voi che avete creato liste di scopo e avete perseguito obbiettivi che la gente manco vedeva perchè stavate almeno vent’anni avanti. Voi che avete sofferto la fame e la sete per fare e dare Politica, fregandovene del voto ma lottando per lo scopo, per raggiungerlo. Voi che avete dato a noi la libertà di sognare e pretendere la giustizia. Che vi è successo? oggi volete un partito quando siete il Partito? Vi sdegnate se non siete capiti? Vi preoccupate se qualcuno vi chiede “lo avreste fatto lo stesso se eravate con loro?”

Smettetela e ascoltate la Bonino quando al congresso vi pregava dicendo “Compagni vi prego, non distruggete il passato!” Radicali italiani non può essere un soggetto politico, vi prego anche io, per quanto vale! e quando, poco dopo, “Noi abbiamo il vantaggio di poter fare esattamente come sempre, noi non dobbiamo cambiare”…

Guardate Pannella che ha le mani grandi grandi per tenere ancora le redini di tutto e spero decida solo lui quando e a chi. I Radicali che oggi vanno dicendo “io voto Grillo, io Giannino e io pincopallo” a loro, a taluni, ho chiesto ” ma perché non voti Radicali e la lista Amnistia Giustizia Libertà?” a voi che avete risposto “perché tanto non andiamo da nessuna parte” vi vergognate?

Siete cresciuti a pane e radicalismo e non avete capito nulla?

Radicali lo si è da sempre, lo si è ma non sempre ce ne si accorge. Se capita, se te la vai a cercare puoi farne qualcosa o fare finta.

Oggi c’è la lista Amnistia, Giustizia, Libertà è la Lista dei Radicali e io la voto. Io voto radicali per la dignità della mia vita, e pure della tua.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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