L'imbarazzo, questo strano conoscente
L’imbarazzo, questo strano conoscente.
Se non ti sei mai sentito dire una volta da tua nonna-madre-padre-tutore una frase tipo “non metterti quelle mutande, che se fai un incidente e finisci al pronto soccorso nemmeno ti curano“, sei ancora un novellino dell’argomento.
Ora, non è sede questa per analizzare i vari riti scaramantici a cui questa frase possa portare, e nemmeno è il caso di andare troppo a fondo nella scelta della biancheria intima che preferite, fatto sta che una frase del genere provoca quantomeno un turbamento dentro di voi. In automatico pensate “e se invece di avere un incidente, incontrassi la persona della mia vita? Vabbé, ma mica deve sapere che ho le mutande con i polletti/le renne di babbo natale”.
Però, quasi sicuramente, provereste lo stesso un piccolo sintomo di imbarazzo, nel caso in cui la fantomatica persona vi si palesasse davanti con in mano un album dei Nine Inch Nails e un libro di Nick Hornby.
Ma quando parlo di questa emozione, l’imbarazzo intendo, non la persona della vita, a cosa mi riferisco? Esattamente a quel momento in cui vi sentite le gote in fiamme e la gola secca, e quello strano senso di disagio generalizzato, dato solo da particolari situazioni. Mi riferisco proprio a quello.
Frasi tipo “Che brutto nome Genoveffa!” con risposte simili a “La mia migliore amica si chiama così!”
Ecco. Sarà successo almeno una volta nella vita, no?
Come fare per uscirne, ecco qualche semplice consiglio: non cercate di arrampicarvi sugli specchi, peggiorereste la situazione. Non fate nemmeno troppo gli spiritosoni, la gente non ha il senso dell’umorismo in questi casi. Sperate nell’aiuto di qualcuno con voi, che se ne esca con frasi ad effetto tipo “la mitosi genera un processo sinusoidale nelle rane in età adulta” si insomma, una supercazzola.
Se siete soli con l’imbarazzo, riconoscete con ingenuità assassina il vostro errore, facendo affermazioni simili a “Non sapevo tu avessi una migliore amica!” No, forse non proprio così. Però ecco, una cosa del genere.
E se nemmeno questo funziona, vi troverete presumibilmente con un amico in meno. Ma con una fantastica storia da raccontare ai vostri nipoti!