Politica

Lista Amnistia Giustizia Libertà riammessa a Latina

00001635.jpgI delegati della Lista Amnistia Giustizia Libertà hanno presentato un’istanza di riammissione della Lista per la Circoscrizione di Latina a seguito dell’esclusione dovuta alla presentazione di circa mille firme di cui solo 817 certificate; nulla ha valso l’integrazione successiva, considerata tardiva, degli altri certificati elettorali per rientrare nel limite minimo delle 875 firme autenticate e certificate necessarie per la presentazione. Ma per essere ammessi alla tornata elettorale nella provincia di Latina si scopre in realtà che erano necessarie molte meno firme, e non solo per i radicali. Come è stata motivata questa decisione dall’Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d’Appello di Roma?
Considerato che, con sentenza n. 118 emessa il 4 febbraio 2013 il TAR del Lazio – Sezione Staccata di Latina, è stata disposta la riammissione della lista M.I.R. (Moderati in Rivoluzione) alla competizione elettorale – che era stata ricusata dall’Ufficio Centrale Circoscrizionale di Latina, con provvedimento confermato dall’Ufficio Centrale in data 29 gennaio 2013, sul presupposto costituito dalla mancata presentazione del numero minimo di sottoscrittori – in ragione del fatto che la sopravvenuta modifica del parametro di presentazione delle liste costituito dalla pubblicazione dei risultati del 15° censimento generale avrebbe dovuto implicare un periodo di tempo per adeguarvisi, ovvero la ripetizione dell’intera sequenza procedimentale. Considerato che la suddetta decisione del TAR del Lazio – Sezione Staccata di Latina è divenuta inoppugnabile a seguito della sentenza n. 787/’13 con cui il Consiglio di Stato, Sez. V Giurisdizionale, ha dichiarato “irricevibile”, in quanto tardivamente depositato presso la Segreteria, il ricorso in appello proposto dal Ministero dell’Interno, dalla Prefettura di Latina e dall’Ufficio Centrale Regionale.
L’istanza proposta dalla lista Amnistia Giustizia Libertà è stata considerata ammissibile per pacifica giurisprudenza formatasi in materia elettorale, e fondata dal momento che il fatto sopravvenuto costituito dal pronunciato, ormai definitivo, emesso dal TAR di Latina in ordine al fondamentale presupposto costituito dal numero minimo dei presentatori della lista, ha devoluto all’Ufficio Centrale Regionale la necessità di ponderare nuovamente l’interesse pubblico ad assicurare, in materia elettorale, l’osservanza del principio fondamentale della parità di trattamento tra competitori, principio che rischierebbe di essere inevitabilmente compromesso, qualora si mantenesse ferma la ricusazione di liste sulla scorta di un principio – la necessità della presentazione della lista da almeno 875 sottoscrittori – di cui il TAR di Latina ha affermato l’insussistenza.
Ritenuto quindi la necessità di annullare non solo il provvedimento di ricusazione della lista Amnistia Giustizia Libertà, ma anche i provvedimenti con cui sono stati respinti i ricorsi proposti avverso la ricusazione delle liste provinciali di Rete Liberal-Riformisti e Liberali e Forza Nuova, atteso che il rigetto dei ricorsi è stato motivato sulla scorta della mancata integrazione del numero minimo di 875 presentatori in luogo dei 500 previsti prima della pubblicazione dei risultati del censimento, ravvisandosi un evidente interesse pubblico alla assicurazione della parità di trattamento tra competitori. Sotto questo profilo, dato il suo carattere assolutamente discrezionale fondato sul riscontro di un concreto ed attuale pubblico interesse all’annullamento, i poteri di autotutela possono essere esercitati anche d’ufficio, quindi l’Ufficio Centrale Regionale ha ritenuto di annullare i provvedimenti precedenti e, conseguentemente, ammettere alle prossime elezioni regionali le tre liste suddette.

Diego Sabatinelli

Dal ’95 letteralmente “batto le strade” di Roma per promuovere le iniziative nonviolente radicali, a partire dalla raccolta firme su 20 referendum che si svolge proprio quell’anno…

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