Cronaca

Connivenza di poteri, una storia lunga duemila anni.

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Libera Chiesa in Libero Stato

Frase coniata da Montalembert, ma resa celebre da Camillo Benso Conte di Cavour che la pronunciò più volte, tra le quali anche durante il suo primo discorso in Parlamento. Essa doveva servire a spiegare il modo in cui Stato e Chiesa avrebbero potuto convivere, la soluzione della Questione Romana insomma.

Soluzione per modo di dire, 150 anni dopo se ne discute ancora.

Ma andiamo per ordine. Ieri mattina leggevo le mail, come tutte le mattine davanti al caffè. Tra le tante Newsletter cui sono iscritta, una mi informava che ricorreva l’anniversario dei Patti Lateranensi. Niente di più lontano da me. Archiviato. Qualche ora dopo la notizia, Sono stanco, mi dimetto. Gelo.

La rete impazzisce, il sito dell’Ansa preso d’assalto, scherni su Berlusconi vestito da Papa, citazioni -storpiate- di Dante –Benedetto XVIpovero vate me lo vedo agitarsi nella tomba-, delirio mediatico come dopo ogni evento importante. Due le posizioni ricorrenti e contrastanti, almeno tra chi ha avuto il buon senso, dopo lo sbigottimento iniziale, di andare oltre le battute. «Si dimette? Che differenza con giovanni Paolo II, lui sì che era un Papa che ha avuto il coraggio di arrivare fino alla fine!» e «Fa bene, è un gran gesto di responsabilità nei confronti della Chiesa».

Io non voglio entrare nel merito, non mi interessa. Mi soffermo invece su un semplice dato concreto. Il 24 e 25 Febbraio sono previste le elezioni politiche che potranno cambiare il volto al nostro Paese, sono elezioni importantissime, in un momento quanto mai delicato. Tre giorni dopo, le dimissioni -termine quanto mai strano nel contesto- del Papa saranno effettive. Guardiamo al di là del nostro naso: cosa possono significare questi due elementi insieme?

Provare a rispondere non è un lavoro che spetta a me, ma lasciate che vi proponga, al solito, qualche elemento per riflettere. Bisogna partire da lontano.

Nei primi anni della storia della Chiesa i Papi erano eletti sia dal popolo che dal clero. Talvolta -grazie all’editto Privilegium Ottonis del primo febbraio del 962 promulgato dall’Imperatore Ottone- anche dall’Imperatore del Sacro Romano Impero. Si ricorda inoltre, Papa Fabiano eletto per acclamazione, quando una colomba gli si posò in capo. Poi la storia andò avanti, come è giusto e normale che sia, e ci furono dei cambiamenti: la componente laica non faceva più parte dell’elettorato attivo, ma il Papa aveva comunque molta influenza sul mondo secolare. Inizia ad esserci qualcosa che non quadra, non trovate?

niceaDistinguiamo adesso meglio, tra Oriente ed Occidente e troveremo due mondi separati. In Oriente la connivenza tra i due poteri sarà sempre molto forte, sinfonia -delicato eufemismo- viene chiamata. Un esempio a caso: il primo Concilio della storia fu convocato a Nicea nel 325 dall’Imperatore Costantino.

In Occidente la situazione è ben diversa, non esiste un forte potere politico e il Papa per lunghi secoli si comporta come un vero e proprio sovrano. Forse vi diranno qualcosa gli anni delle Signorie e dei Ducati, casate come quelle dei Borgia, lo sfarzo del Barocco 11Romano. E’ la storia che parla al posto mio.

Solamente nel Novecento la separazione delle due sfere inizia ad essere un’argomento di interesse comune, ma sono ancora solo parole. Qualcosa impedisce a queste parole di diventare fatti. Pensiamo a quanto arretrata è la nostra Costituzione, rispetto a quelle europee, su argomenti quali divorzio, aborto, legami omosessuali. Non possiamo evitare di farci qualche domanda.

Quando fu eletto Papa Giovanni Paolo II il mondo cristiano sospirò di gioia, il primo Pontefice non italiano dopo una lunga serie, finalmente sarebbe stato meno toccato personalmente dalla nostra politica interna. Senza dire nulla in proposito del suo -a mio avviso grande- operato, è cambiato qualcosa?

pattilateranensiVeniamo a cosa dice la legge. Prima parlavo dei Patti Lateranensi; furono stipulati tra Mussolini e Pio XI, Trattato, Convenzione economica e Concordato come ogni bravo libro di storia riporta. La Santa Sede è adesso sovrana e indipendente, è nato lo Stato del Vaticano. Sarà poi Craxi a mettere a mano a questi, nel recente 1984, nell’Accordo di Villa Madama. Oltre ad abolire la necessità dell’approvazione da parte dello Stato per i vescovi ha introdotto il famoso otto per mille per la Chiesa, che tutti conosciamo assai bene. Articolo 7 della Costituzione, non può essere modificato senza il nulla osta nel Vaticano, trattandosi di tutti gli effetti di un accordo internazionale. Buffe le parole, internazionale sembra alludere a qualcosa di lontano seppure ci tocca così da vicino.

Tornando ad oggi, 12 Febbraio 2013, la connivenza tra i due poteri è quanto mai evidente ed è evidente che siamo in un totale vuoto di potere. Ufficialmente, almeno. Preparando lo Speciale Elezioni per Senza Barcode ho potuto notare che gran parte delle 169 liste hanno una forte connotazione in termini religiosi, credenti o atei. Questo annuncio porterà i rispettivi schieramenti a barricarsi ancora di più nelle proprie posizioni? Saranno gli stessi Programmi elettorali a risentire di tale notizia? Oppure saranno gli elettori che cambieranno in un qualche modo le loro preferenze? E ancora, un fatto così grave potrà in qualche modo forviare il risultato di queste elezioni, così delicate in partenza?

Attenzione, non sto parlando dei soli voti cattolici, ma di una nazione intera che deve far fronte a un fatto inaudito e districarsi tra chi ne approfitta e chi ne è sopraffatto o confuso.

Infine, se dietro a tutto ciò c’è davvero uno scandalo è forse questo legato alla politica? Questa azione in questo preciso momento ha un secondo fine?

Sempre per un invito alla riflessione vi riporto le dichiarazioni di alcuni politici in piena campagna elettorale. Sincere o calcolate, decidete voi.

Partiamo da Napolitano, super partes presidente della Repubblica, che ha sottolineato la responsabilità nel gesto del Pontefice. Monti si definisce scosso e non rilascia dichiarazioni mentre Bersani si sofferma sulla portata di novità del gesto. Berlusconi è ammirato, ma intanto ha già commissionato un nuovo sondaggio. Non si sa mai.

Mentre scrivo queste righe Twitter ribolle e l’hashtag #dimissionipapa fa il giro del mondo. Un messaggio mi ha colpito, ve lo lascio, è il mio regalo per oggi.

Un vecchio che si dimette perché non si sente all’altezza. Meditate, politici, meditate.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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